x

x

Storie di Primavera

Parla Mascari, attaccante del Cosenza Calcio

Un girone d'andata tra infortuni e panchine per via del fastidio al ginocchio. L'avvio del ritorno invece è scoppiettante. Il Cosenza di De Angelis, con la prima vittoria stagionale nella trasferta di Livorno, ritrova l'attaccante ex Messina. Agostino Mascari, classe '99 ha parlato in esclusiva ai microfoni del Cosenza Calcio, di seguito le parole del lupacchiotto rossoblu.

"Doppietta a Livorno e prima vittoria stagionale? Ho aspettato questo momento davvero tanto, gli acciacchi e un problema serio al ginocchio mi hanno costretto ad un lungo stop. Il mio obiettivo era quello di riprendermi durante le vacanze di Natale ed iniziare il girone di ritorno nel migliore dei modi. La doppietta è stata la ciliegina sulla torta. Sono contento per la doppietta che è coincisa con la vittoria di squadra, mi interessa di più la prestazione del gruppo. Abbiamo acquistato maggiore autostima e i risultati stanno contribuendo ad incrementarla ancor di più. Nella prima parte del campionato purtroppo la sfortuna ci ha penalizzati spesso".

La trasferta con l’Inter? Va sottolineato l’atteggiamento del nostro undici, nonostante gli impegni ravvicinati abbiamo dato il 110%. Nel corso del match c’è sempre stata la sensazione che potessimo segnare. Se poi ci si aggiunge che l’avversario era l’Inter allora tutto assume una valenza doppia. Col Frosinone ho trovato la via del gol e non dobbiamo assolutamente fermarci. A me non piace pensare a me stesso, penso al complesso. Il calcio è uno sport di squadra e tutti dobbiamo dare il nostro contributo. Anche ieri abbiamo dimostrato che avevamo voglia di vincere e magari migliorare la nostra posizione in classifica. Con più cinismo e fortuna saremmo andati sul 2-0 ma nonostante l’inferiorità numerica ce la siamo giocata. L’esperienza col Cosenza? Sono tutti ottimi ragazzi, ho un ottimo rapporto con lo staff e con il mister. E’ un ambiente sano, con grandi valori, fatto di gente che lavora e ha voglia di migliorare. Ci sono tutti i presupposti per continuare a crescere.

La fascia di capitano? Non è la fascia a fare la differenza. Piuttosto è importante cercare di essere un leader, un trascinatore. Mi era già capitato di ricoprire il ruolo di capitano e posso dire che se c’è fiducia reciproca tra compagni non è assolutamente un peso. Non mi è mai piaciuto comportarmi da capo”.

FOTO: Cosenza.Giovanili   
ChievoVerona, colpo per Mandelli: preso il difensore Leggero dal Torino
Juventus interessata a Mattia Zennaro del Venezia