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Joao Costa - MARTINA CUTRONA
Joao Costa - MARTINA CUTRONA

Nella Roma Primavera di questo inizio stagione si sta mettendo in mostra l’ala classe 2005 Joao Costa: il giovane attaccante esterno è arrivato in giallorosso nel 2021 dal Corinthians, favorito anche dal passaporto portoghese che ha facilitato il suo trasferimento in Europa. Non a caso proprio la scorsa stagione è arrivata anche la chiamata della nazionale portoghese, nonostante lui sia nato a Umuarama in Brasile. Joao Costa è stato portato in Italia da Marangon, fratello di Doni ed ex portiere della Roma prima squadra, che segue diversi ragazzi brasiliani transitati per il settore giovanile giallorosso. Anche Costa aveva già qualche legame con l’Italia dato che suo fratello maggiore Joao Cesco ha giocato nella Primavera del Verona nella stagione 2019-20. Ora gioca nel club Hebar in Bulgaria. Dalla Primavera alla prima squadra della Roma per Joao Costa e Mourinho ha parlato di lui in conferenza: “Sarà convocato per la gara contro il Milan e magari gioca”

José Mourinho Roma

La storia di Joao Costa

La sua carriera calcistica parte in Brasile dove si forma in diversi prestigiosi club come Palmeiras e Corinthians. Poi nel 2021 il salto in Italia dove viene valutato dalla Roma che decide subito di tesserarlo. Nella prima stagione in giallorosso Joao Costa si è alternato tra U17 e U18 sotto età, mettendo complessivamente a referto 37 presenze e 6 gol. L’anno scorso ulteriore passo avanti giocando sia in U18 che in Primavera, totalizzando 27 apparizioni e 2 gol.  Questo dovrebbe essere l’anno della consacrazione giovanile, così da riuscire a sfruttare nel migliore dei modi il suo enorme talento, che spesso viene fuori solo a tratti. L’inizio è stato incoraggiante tra qualche bella giocata in Supercoppa Primavera ma soprattutto una bella prestazione alla prima di campionato contro la Fiorentina dove ha unito sapientemente estetica ed incisività, firmando il gol che ha consegnato i 3 punti alla formazione di Guidi.

Le caratteristiche

Spesso per somiglianza calcistica e fisica è stato accostato a un altro esterno d’attacco mancino,  quasi omonimo, ovvero Douglas Costa. Il paragone è calzante dato che anche Joao fa della velocità e del dribbling le sue principali qualità. Questo bagaglio gli consente di avere la capacità di spaccare le difese avversarie con il suo estro abbinato a gamba da velocista puro. Spesso riesce a partire dalla propria metà campo, palla al piede, per poi arrivare in area avversaria, magari saltando diversi avversari in progressione. Ciò che deve assolutamente migliorare, proprio come Douglas Costa, è il feeling con il gol. Molte volte è più lo spettacolo con bei numeri che l’incisività sotto porta. In Italia Joao per ora non è mai andato sopra i 6 gol a stagione, nonostante le tante presenze. Deve avvenire una crescita anche nella capacità di scelta, cercando di prediligere la giocata più funzionale piuttosto che quella più estetica. In questa stagione dovrà lavorare molto su questi aspetti per attirare l’attenzione di un mister pragmatico come Mourinho. 

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