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Monza Primavera: solidità è la parola d’ordine, ma ora sognare non costa nulla…
Il Monza è pronto a sparigliare le carte nel Primavera 1: con un rendimento graduale e costante, i brianzoli sono a tre punti dalla vetta…
Monza, la leggerezza degli underdogs
La classifica del Primavera 1 è la fedele fotografia dell’andamento del campionato: equilibri sottilissimi, nessuno ancora riesce a piazzare lo strappo decisivo, e soprattutto tanta incertezza nei rapporti di forza. È il contesto perfetto per assistere ad una (o più) grandi sorprese: così, in una top 10 senza Juventus, Milan e Lazio, si siede al tavolo dei grandi anche il Monza. L’underdog per eccellenza, forse la meno chiacchierata della parte sinistra di classifica, ma allo stesso tempo una mina vagante che grazie al suo rendimento fatto di costanza e solidità, sta alimentando un sogno chiamato playoff.
A pochi passi da un sogno
Inutile sottolineare il peso specifico che avrebbe un’impresa di questa portata: il Monza non ha mai centrato i playoff nella sua storia recente, e lo scenario del campionato più impronosticabile di sempre sembra concedere forse un’occasione irripetibile. Così, in un contesto in cui a fare la differenza sembra essere la costanza più che le fiammate improvvise, l’andamento dei brianzoli diventa il più credibile per un posto tra le prime sei. Partiamo da un dato: i biancorossi hanno eliminato il concetto di “sconfitta” dal proprio vocabolario, non perdono dal 27 settembre e stanno alimentando una striscia positiva di 8 risultati utili consecutivi.
Un capolavoro di resilienza, nel traffico caotico di un campionato in cui ogni gara può diventare velenosa. 14 punti su 24 disponibili negli ultimi due mesi, che li piazzano al momento al settimo posto con 23 lunghezze. E in una classifica così corta, spostare lo sguardo più in alto non è proibito: la Fiorentina capolista è distante solo 3 punti; nel mezzo, altre cinque squadre condensate in soli due punti.
FINALE – Primavera 1, Monza-Sassuolo 1-1: decidono Ballabio e l’autogoal di Bagnaschi
I numeri di una solidità senza pari
Non fatevi ingannare dalle apparenze: il Monza non è una macchina da gol (9 nelle ultime 8, 15 in tutto il campionato con una media di 1,07 per partita), ma penetrare nelle difese dei brianzoli è un’impresa quasi titanica. Soltanto 10 reti subìte ne fanno la miglior difesa del torneo, mentre i 7 clean sheet contribuiscono a restituire una fotografia fedele dell’impressionante solidità dei brianzoli. In sostanza, nel 50% delle uscite stagionali in Primavera 1, i ragazzi di Brevi escono senza graffi dal campo, mantenendo la porta inviolata.
In poche parole, per mettere la firma sul quadro d’autore, al gruppo servirebbe soltanto un po’ di forma, quella pulizia tecnica che ti permette di cercare più soluzioni, specialmente nelle partite chiuse. Al momento infatti, l’unico limite evidente è la produzione offensiva leggermente prevedibile e poco fluida, che si traduce nel quinto peggior attacco del campionato e in una tendenza al pareggio che sul lungo periodo potrebbe non portare dividendi. Nulla di irrimediabile, specialmente per una squadra che ha già saputo stupire.
Da Ballabio a Reita: i nuovi leader del Monza
In assenza di un vero e proprio bomber, i numeri e le statistiche vengono redistribuite equamente. Eppure, ci sono dei leader tecnici e carismatici in grado di incidere anche stando lontano dal tabellino, oppure presentandosi tra i marcatori sporadicamente. Il Monza infatti non può prescindere da Nicolò Ballabio: è l’uomo-ovunque, onnipresente nel campo e insostituibile nell’undici di Oscar Brevi. Non ha saltato un minuto dall’inizio della stagione, giocando 14 partite con leadership, carisma, presenza offensiva e duttilità. E sfruttando questa doppia identità di mediano e incursore, ha già messo a referto 2 gol e 3 assist, che hanno inciso su 8 dei 23 punti raccolti dai suoi, praticamente il 35% del totale.
Lì d’avanti invece, il principale ispiratore è Francesco Reita: spunti e gol da seconda punta (3 centri finora), con quel pizzico di killer instinct ancora da aggiungere al proprio “skill set”. Non male per un classe 2008 alla seconda esperienza in Primavera 1. Da quando è tornato al centro del sistema, Alessandro Bagnaschi ha ripreso la fascia da capitano e il ritmo a cui ci aveva abituato: nelle ultime 7 partite, giocate tutte da titolare, ha fornito 1 assist e centrato i pali in 1 occasione, contribuendo a dare consistenza alla prepotente risalita del Monza in classifica.
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