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Storie di Primavera

Botis 7: Il numero 1 ospite mette i pugni sul mancino di Pagano alla mezzora, poi sempre sullo stesso al quarto d’ora della ripresa smanaccia, nel finale chiude la “fuga per la vittoria di Caasno”. Incolpevole sulla rete che decide la gara.

Dervishi 5,5: Nei primi 20’ subisce l’onda di un Cherubini scatenato ed una Roma decisamente più in palla, cerca spesso il duello fisico ma lo perde in altrettante circostanze viste le occasioni che fioccano dalla sua parte. Nel corso della gara poi si adegua al ritmo ma sembra un pò spaesato.

Kassama 5: Entra forte su Cherubini e fa capire chi comanda: qualche fallo di troppo quando si allarga, poi lui e Stankovic si perdono la zona in cui transita l’autore del gol giallorosso: disattento. (40’st Curatolo 6: Entra per dare una mano all'avanzata nerazzurra nel finale, andava forse inserito prima viste le fiammate create.

Matjaz 6: All’esordio assoluto in nerazzurro dopo un'intera stagione out. Lo sloveno classe 2004, si perde Missori sulla linea di porta ma poi prende le misure a tutti e dimostra gran personalità guidando i suoi ed andando su tutti i duelli aerei.

Pozzi 6: Chiude bene per due volte due potenziali occasioni, dalle sue parti transitano Missori e Volpato nella prima frazione e lui li contiene come può, nella seconda frazione cena anche qualcosa la davanti. (35’st Pelamatti: SV)

Akinsanmiro 6,5: Il “Golden Boy” dello scorso Viareggio, al quinto gettone stagionale prova ad imbucare per Iliev prima e Pozzi poi con due bellissime invenzioni. Poi corre, lotta e non disdegna quando c’è da giocare la sfera, fosse rimasto in campo tutta la gara probabilmente avrebbe avuto la palma del migliore in campo.(16’st Martini 6: Entra causa infortunio del compagno, lotta e corre per la mezzora in cui viene impiegato)

Stankovic 7: Nel primo tempo si vede poco ma quando calcia i piazzati succede sempre qualcosa di pericoloso, Chivu gli chiede di cercare spazio per accendere la regia dell’Inter, missione recepita nella ripresa: regia cristallina, lanci millimetrici, è lui il vero e proprio ingranaggio dell'orologio: buon sangue non mente

Kamate 6,5: Prova uno strappo palla al piede e di fatto si vede la sua capacità fisica, poi sbaglia la cosa più semplice, lui ed il compagno di reparto Akinsanmiro però danno scosse positive all’Inter nel primo tempo
Il suo destro a giro fa venire i brividi a Baldi ad inizio ripresa, non abbassa mai i ritmi: costante.

Owusu 6: Lui il primo a cercare la porta al 4’, poi è l’uomo più richiamato da Chivu e si vede poco e pasticcia tanto nella prima frazione. Nella ripresa ci prova dal nulla, per due volte e rischia di risolverla lui: il classico potrei ma non voglio.

Esposito 5,5: Prima frazione in cui lotta con l’altro capitano Faticanti, sgomita, corre ma soprattutto deve rincorrere. Nel secondo tempo viene più a prendere il pallone e gioca di sponda con i compagni: pesca Owusu e crea una palla gol per i suoi. Di fatto, però, soffre la marcatura stretta dei difensori giallorossi e la solitudine la davanti.

Iliev 5: Il match winner della finale scudetto si accende al 26’ quando fa partire un gran tiro a giro e solo una parata fenomenale di Baldi gli nega il replay di un’altra rete pesantissima poi si vede poco, forse perché sacrificato sull'esterno.(33’st Andersen SV: Entra per dare man forte all’assalto finale)

Roma, Pisilli e una storia d'amore a tinte giallorosse
[FINALE] - Coppa Italia Primavera, Fiorentina-Genoa 3-2: quinta finale con il brivido per i Viola, escono a testa alta i rossoblu