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Il Milan si prepara ad affrontare il Campionato di Primavera 2, dopo l'inattesa retrocessione dello scorso anno. I rossoneri dopo aver vinto il trofeo "Mamma Cairo", battendo Inter e Juve, esordiranno questo sabato, al "Vismara", dove ospiteranno lo Spezia. Per l'occasione abbiamo ascoltato, in esclusiva, Donato Bulfon, redattore di Pianeta Milan che si occupa anche della Primavera rossonera. Ecco le sue parole:

Dopo la retrocessione e, di conseguenza la rivoluzione estiva eseguita sulla squadra di Giunti, come si presenta il Milan in questa stagione?

"Le premesse di questa stagione sono positive, anche perché fare peggio dello scorso anno credo sia davvero difficile. L'obiettivo del Milan, dunque, è cercare di risalire subito in Primavera 1 e recuperare il tempo perso perché, nella scorsa stagione, nessuno si aspettava un campionato così strano e così brutto. Ovviamente non è stata fatta una colpa a Giunti, lui è entrato in corsa quando la situazione era già difficile. La rivoluzione di questa estate era necessaria per fare in modo di centrare, fin da subito, l'obiettivo stagionale. Il Milan, adesso, ha giocatori interessanti che credo possano avere un futuro importante tra i professionisti".

Dopo un buon precampionato, culminato con la vittoria al trofeo "Mamma Cairo", in quale condizione arriva il Milan sabato contro lo Spezia?

"Sono molto ottimista. Ho visto le partite del "Mamma Cairo" e ho visto i giocatori in buone condizioni. Questa squadra, ripeto, ha ragazzi davvero interessanti e penso che, per affrontare questo campionato, la rosa sia davvero buona".

Quali sono i punti di forza della squadra di Giunti? Su quali punti, invece, il tecnico rossonero deve lavorare di più?

"Secondo me i rossoneri dal centrocampo in su, credo che abbiano una bella squadra. C'è Brescianini che, dal mio punto di vista, è un giocatore già pronto, sfrutterà questa stagione per migliorarsi ancora, facendo scuola anche con la prima squadra. Bisogna vedere anche come rientra Torrasi, che arriva da una serie di infortuni. Sarà molto utile alla causa perché è un fuoriquota e, almeno per questi due mesi, prima di capire se verrà ceduto in prestito, sarà un elemento importante. Davanti, poi, troviamo giocatori come Tonin, Haidara, Mionic che sono più grandi di un anno e, nella categoria, possono fare davvero bene.

Ho qualche dubbio in più sulla difesa: non è stata presa una certezza nel reparto arretrato. Sulla destra è stato acqustato Borges, un ragazzo tedesco che arriva dall'Amburgo. Di lui se ne parla bene, vedremo se, in un campionato complicato come la primavera italiana, riuscirà a distinguersi".

 

 

 

 

Passando ai singoli: quale giocatore della rosa di Giunti reputi più interessante? 

"Sicuramente Brescianini a centrocampo. Credo anche Luan Capanni, un giocatore voluto dalla dirigenza e dallo stesso Moncada: su di lui la società punta molto anche per il futuro. Si spera nella conferma di Maldini a buoni livelli, anche un 20% della carriera del padre sarebbe più che buono. Sono ottimista anche per Tonin che, nella categoria, potrebbe fare diversi goal. Vedremo se Abanda riuscirà ad essere il giocatore ammirato nel Monaco insomma, tante incognite ma la speranza è l'ultima a morire"

Invece tra i nuovi acquisti, quale giocatore ti incuriosisce di più?

"Mi incuriosisce quello con più talento, ovvero, Luan Capanni. Potenzialmente, visto quello che ha dimostrato con la Lazio, potrebbe essere la stellina della squadra, ovviamente tra i nuovi, perché io mi aspetto tanto da quelli rimasti. Anche Pecorino dovrà mostrare di essere un giocatore importante per il futuro del Milan; e Borges che ha gamba e tecnica, dunque vedremo cosa farà, sarà in ballottaggio con Barazzetta, ma le sue partite le giocherà. Ci sarebbe anche Jungdal, il nuovo portiere ma, al momento, parte dietro Soncin: vedremo se troverà il suo spazio".

Come giudichi la campagna acquisti del Milan Primavera?

"Credo che sia stato fatto un buon lavoro da parte di Moncada e i suoi collaboratori. Bisogna ricostruire tutto il discorso settore giovanile, con l'obiettivo di portare più giocatori possibili in prima squadra, ma anche di fare grandi plusvalenze che, nel calcio di oggi, sono fondamentali. Promuovere anche solo tre o quattro ragazzi nella rosa maggiore, penso che sia un grande successo. Ripeto, le premesse sono buone, ora parlerà il campo e vedremo se la squadra di Giunti sarà così tosta da affrontare un campionato duro come quello di quest'anno".

 

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