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Storie di Primavera

 

Enrico Oviszach è uno degli elementi di spicco della Primavera dell'Udinese. Retrocessa l'anno scorso dal girone unico, la squadra bianconera ha disputato un'ottima stagione nel Primavera 2 prima dello stop, con un terzo posto dietro a Milan e Spal. E proprio Oviszach è stato tra i protagonisti indiscussi. Un fantasista classe 2001 che da circa due anni gioca da falso “nueve”. Un ruolo non propriamente suo, ma dove si è trovato a suo agio. Il bottino parla chiaro: 9 gol e 6 assist in 17 incontri tra campionato e coppa, tanto da attrarre l'attenzione degli addetti ai lavori, ma non della prima squadra, che lo fa allenare con frequenza con i big, già dal ritiro estivo. Il nuovo che avanza insomma, preziosissimo alla Primavera friulana non solo per gol e assist ma anche per i movimenti palla al piede e per l'intelligenza tattica nel gestire le varie situazioni di gioco. Suo l'ultimo gol dei bianconeri contro l'Hellas Verona (7 marzo), prima dello stop per coronavirus, in quella che potrebbe rivelarsi una stagione anomala ma che si ricorderà per la luce intensa del suo talento. E in tal senso, Udine, può essere l'habitat giusto per il definitivo salto.

PERCORSO CALCISTICO - Enrico inizia col calcio all'età di sei anni. Prima nell'Audace e poi al Moimacco, due società dilettantistiche del territorio friulano. Gli osservatori lo notano e a nove anni lo portano all'Udinese, dove dagli Esordienti inizia il suo percorso di maturazione. La Primavera è storia dei giorni nostri.

MAGIC MOMENT - Oltre al ritiro estivo in prima squadra, i suoi momenti più belli sono stati le finali scudetto (2017/2018) con la squadra under 16, terminate con il sesto posto e dove siglò una doppietta al Sassuolo, oltre a disputare una gran partita contro il Palermo.

A CHI SI ISPIRA - Non ha dei veri e propri modelli di riferimento. All'Udinese però, per classe, tecnica e giocate ammira Rodrigo De Paul, ma pure Rolando Mandragora e Stefano Okaka, sempre pronti a dare consigli ai più giovani.
 

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