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Dopo il Mondiale U20 e l'Europeo U21, è tempo dell'Europeo U19. Competizione annuale, per il 2023 la manifestazione continentale si svolgerà a Malta tra 8 squadre divise in due gironi: l'Italia del ct Alberto Bollini se la vedrà contro i padroni di casa maltesi, Portogallo e Polonia, mentre nell'altro gruppo si giocano i posti in semifinale Grecia, Norvegia, Islanda e Spagna. Nonostante il numero riservato di squadre che partecipano alla competizione non leggiamo solamente nomi di Nazionali prestigiose, anzi: ciò deriva dal fatto che la maggior parte delle selezioni ha deciso di aggregare i 2004 e i 2005 alle U20 in vista del Mondiale, trascurando, così, le qualificazioni di Euro U19 durante l'anno. L'Italia non solo è riuscita a disputare un Mondiale eccezionale aggregando al gruppo di Carmine Nunziata in Uruguay diversi sotto età, ma ha mantenuto la spina dorsale della U19 guadagnandosi un posto a Malta. D'altronde il nostro calcio porta il maggior numero di selezioni under agli Europei fra U17 e U19 da più di un lustro, segnale di come la materia prima sia pregiata in tema di calciatori, ma di come il sistema manchi nell'inserimento degli stessi nei campionati che contano. Andiamo a vedere la rosa dei “Primavera” azzurri.

Tra i pali

Essendo una selezione U19, Alberto Bollini ha convocato una vasta gamma di calciatori proveniente dal campionato Primavera 1 o con un recentissimo passato nel massimo campionato U19. Questi azzurrini rappresentano il meglio del nostro paese nel campionato che avete e abbiamo seguito tutto l'anno su questo sito. Partendo dalla porta, però, il titolare non sarà un calciatore che proviene dal Primavera 1, ma che ha sfiorato la vittoria dello stesso nella stagione passata con la maglia della Roma: si tratta di Davide Mastrantonio, classe 2004 che ha saltato un anno per lanciarsi tra i professionisti in Serie C con la Triestina collezionando, però, solo 10 presenze. Scalpita, dunque, Lorenzo Palmisani, numero 1 del Frosinone Primavera di Giorgio Gorgone che ha sfiorato i play-off da neo-promossa in Primavera 1. Dalle giovanili del Frosinone alla Nazionale, Palmisani ha conquistato il cuore di Bollini passo dopo passo.

La coppia di cugini

A differenza delle ultime Nazionali azzurre, questa U19 non svilupperà il suo gioco sulla base del 4-3-1-2, bensì sul 4-3-3. Ci troviamo di fronte, dunque, ad una selezione che abbonda sul reparto degli esterni d'attacco e che svilupperà un gioco rapido in ampiezza in cui le iniziative dei singoli isolati nell'uno contro uno potranno fare la differenza. Ma, procedendo per gradi, il reparto arretrato potrebbe presentare un doppio Dellavalle al centro della difesa: Lorenzo è il capitano della Juventus, Alessandro del Torino, cugini che giocano nello stesso ruolo. Entrambi sono titolari delle rispettive Primavere sotto la Mole e hanno disputato una stagione da protagonisti per due squadre al vertice del Primavera 1. A “rovinare il sogno” della coppia Dellavalle potrebbe esserci Fabio Chiarodia, che a differenza dei due torinesi ha un anno in meno, ma più esperienza in Prima squadra. Ha giocato in Bundesliga con il Werder Brema nonostante sia solo un 2005 ed è uno dei difensori più promettenti di Germania: Chiarodia è nato ad Oldenburg da famiglia italiana, ma è un prodotto del calcio teutonico, tanto che ad aver messo le mani su di lui è stato il Borussia Mönchengladbach dopo il suo primo anno da pro. C'è abbondanza, invece, sugli esterni. Filippo Missori dovrebbe essere certo del suo posto da titolare dopo aver disputato le ultima gare da titolare con la Roma di Mourinho. L'anno prossimo giocherà al Sassuolo in Serie A assieme all'ex-compagno di Primavera Cristian Volpato, ceduti dai giallorossi per esigenze di bilancio. L'altro terzino destro di piede è Michael Kayode della Fiorentina che Bollini, però, ha schierato spesso a sinistra seguendo l'esempio di Alberto Aquilani con il club. Escluso, dunque, Costantino Favasuli, mentre trovano posto Andrea Bozzolan del Milan (semifinalista di Youth League dopo una stagione di imposizione in Primavera 1) e Iacopo Regonesi, una delle poche certezze dell'ultima Atalanta Primavera. Regonesi può rappresentare una soluzione per Bollini anche per il ruolo di difensore centrale.

I reduci dall'Uruguay

E' un centrocampo dalle forti tinte giallorosse quello degli azzurrini. Reduci dal Mondiale U20, Giacomo Faticanti e Nicolò Pisilli comporranno due terzi del trio in mediana e si sono rivelati tra i migliori giocatori del Primavera 1 con la Roma di Federico Guidi. Un mediano bravo nella prima impostazione e una mezzala di corsa e gol, a chiudere il reparto nell'11 titolare manca un centrocampista di raccordo e qualità: spazio, dunque, a Cher Ndour, bresciano ex-Atalanta che ha fatto tutte le trafila nel Benfica. Trasferitosi in Portogallo all'età di 16 anni, Ndour ha vinto tutto con la U19 delle aquile, tra cui la Youth League: quest'anno ha giocato con la seconda squadra del Benfica, ma dall'anno prossimo sembra pronto spiccare il volo per andare al Paris Saint-Germain degli azzurri Gianluigi Donnarumma e Marco Verratti. Ndour si è imposto all'estero cogliendo una grande opportunità di crescita sin da giovanissimo, un passaggio nella norma in un calcio sempre più globalizzato. Occhio, però, a Lorenzo Amatucci della Fiorentina, che assieme a Kayode ha sfiorato lo Scudetto Primavera perdendo la finale nel recupero del secondo tempo supplementare contro il Lecce. Amatucci, assieme a Luca Lipani del Genoa, anche lui reduce dal Mondiale U20, rappresentano alternative di lusso in un reparto che sgorga qualità e quantità.

Una maglia per tre

Lo dicevamo parlando del reparto difensivo, l'attacco sarà a tre: come centravanti si giocano il posto Francesco Pio Esposito dell'Inter e Nicolò Turco della Juventus, con il primo favorito sul bianconero dopo un bel Mondiale con Nunziata. Escluso, dunque, Tommaso Mancini, uscito un po' dai radar azzurri dopo la prima stagione con la Juventus in Primavera. Luca D'Andrea sarà l'attaccante di destra pronto a rientrare sul mancino dopo una stagione di consacrazione totale tra Prima squadra e Primavera con il Sassuolo, mentre sulla sinistra Bollini ha tre scelte: Luis Hasa della Juventus, Samuele Vignato del Monza e Luca Warrick Koleosho dell'Espanyol. Uno è stato tra i migliori della Primavera bianconera, il fratello d'arte ha giocato con il contagocce in Serie A ma respira aria di Prima squadra da due stagioni e il terzo ha una storia da raccontare. Nato negli Stati Uniti da mamma italiana, Koleosho possiede quattro passaporti, tra cui quello italiano: è stato convocato con la Nazionale canadese, ma non ha esordito, così l'Italia ne ha approfittato e lo ha portato in U19 a marzo. Esterno rapido ed estroso con 5 presenze in Liga, a Malta potrebbe guadagnarsi il posto nelle Nazionali superiori azzurre con la speranza di vederlo con Roberto Mancini. Koleosho, infatti, prenderebbe la sua scelta definitiva esordendo con una Nazionale maggiore e non giovanile.

 

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