x

x

Storie di Primavera

La famiglia Stankovic ha lasciato degli ottimi ricordi dalle parti di Appiano Gentile: i tifosi dell'Inter dimenticheranno difficilmente Dejan, centrocampista che ha difeso la casacca nerazzurra per otto stagioni portando a casa moltissimi trofei. A questo passato glorioso potrebbe corrispondere anche un futuro: oltre a Filip, portiere classe 2002 che ha militato nella Primavera dell'Inter tra il 2020 ed il 2021, nelle ultime settimane non sono passate inosservate le ottime prestazioni dell'altro genito del serbo ovvero Aleksandar. Andiamo a svelare l'identikit del classe 2005.

Nerazzurro nel destino

Nato a Milano, entra a far parte presto del settore giovanile dell'Inter. Nonostante la "pesantezza" del cognome, Aleksandar riesce ad imporsi nelle formazioni giovanili della Beneamata. La stagione più rosea la vive lo scorso anno dove totalizza 36 presenze condite da 4 reti e 4 assist. Le qualità dell'italo-serbo le si intuiscono subito in U17 dove da capitano conduce la formazione di Polenghi ad un passo dallo scudetto di categoria. Oltre ad imporsi con giocatori della propria età, Stankovic dimostra di poter dire la sua anche con l'U18 dove mette insieme 13 presenze. Importante l'affinità che riesce a costruire con diversi giocatori che adesso militano con lui in U19 come Kamate, Owusu, Curatolo ma anche tanti altri. 

Tale padre tale figlio

Il legame che lega Alexsandar a Dejan non è solo parentale. Tatticamente molto duttile, il classe 2005 nasce come mediano in grado di ricoprire anche il ruolo di difensore centrale in una disposizione a quattro oppure a tre. Dopo un inizio difficile, Stankovic sembra essersi preso definitivamente le chiavi del centrocampo interista.  All'interno dello scacchiere di Chivu infatti il serbo rappresenta quel tasselo in grado di bilanciare le diverse caratteristiche del centrocampo interista come l'estro di Carboni e gli strappi di Kamate. Tatticamente parlando, il classe 2005 può essere descritto come un mediano bravo a velocizzare la manovra ma anche in grado di intercettare una buona mole di palloni a partita. Inoltre nelle ultime cinque gare di campionato, anche grazie al suo impiego dal primo minuto, l'Inter ha totalizzato 3 vittorie, 1 pareggio ed 1 sola sconfitta. La miglior partita del serbo con la maglia della Primavera è stata senza ombra di dubbio quella disputata contro il Napoli dove Stankovic ha messo in mostra due colpi del proprio repertorio: il tiro da lontano ed il colpo di testa. Nonostante la posizione lontana dalla porta, il 17enne si è dimostrato anche un buon assist man: fondamentale le due assistenze ad Esposito nella vittoria durante il turno infrasettimanale contro il Cagliari.

Un futuro roseo

La crescita esponenziale di Aleksandar Stankovic non è passata inosservata. Importante il segnale lanciato da Simone Inzaghi che spesso e volentieri in questa stagione ha deciso di convocare in prima squadra i giovani più interessanti della Primavera. Tra questi rientra anche il classe 2005 chiamato tra i grandi per ben sei volte. Respirare l'aria dei grandi palcoscenici può contribuire in maniera notevole alla crescita mentale  di un ragazzo di appena 17 anni. Oltre a Marcelo Brozovic, che non ha bisogno di presentazioni, nel suo ruolo una fonte d'inspirazione può essere Kristjan Asllani. Il mediano classe 2002 infatti è l'esempio lampante di come un giocatore giovane, se talentuoso, possa scalare velocemente le gerarchie anche in prima squadra. Non solo l'Inter nel futuro di Stankovic: il 17enne infatti negli ultimi anni è diventato una delle colonne portanti delle nazionali giovanili della Serbia. Una competizione dove si è potuto mettere in mostra è stato l'Europeo U17 concluso solamente in semifinale. Un ruolino di marcia comunque interessante quello della Serbia che ha eliminato ai quarti di finale la Danimarca di Emil Hojlund(fratello dell'attaccante dell'Atalanta Rasmus) dando del filo da torcere anche all'Olanda di Huijsen(difensore rivelazione della Juventus Next Gen).

Roma, Pisilli e una storia d'amore a tinte giallorosse
La notte magica di Huijsen: doppietta al Foggia, Juve Next Gen. in finale di Coppa Italia Serie C