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Storie di Primavera

Ai microfoni di Sampdorianews.net, è intervenuto Felice Tufano, allenatore della Primavera della Sampdoria che quest'anno sta portando i blucerchiati ad alti livelli. Primi in classifica a +2 sulla Roma dopo l'ultima vittoria nel derby, rincorrono un titolo che manca dalla stagione 2007/08. Ecco le parole del tecnico dei liguri.

“Ringrazio per i complimenti che vanno condivisi anche con il mio staff e con tutte le persone che lavorano intorno a questa squadra. Sono sicuramente molto orgoglioso di questi ragazzi, non solo per quello che appare, cioè i risultati, ma per come stanno lavorando tutti insieme da mesi, per come sono cresciuti, anche quelli che in questo momento stanno avendo meno spazio. I risultati sono il frutto delle settimane di lavoro che tutti quanti stanno svolgendo dall'inizio di questa stagione. La cosa che più mi piace di questa squadra è saper combinare il gioco con l'aggressività, riuscire ad essere intensa e solida al tempo stesso proprio come io e i miei collaboratori chiediamo. Subire il pareggio in quella maniera molto ingenua, a prescindere dal minuto, mi ha fatto arrabbiare molto e di conseguenza sono entrato nello spogliatoio su tutte le furie. Già con la Lazio eravamo stati disattenti in occasione del gol subito, l'ho ricordato ai ragazzi ma poi l'arrabbiatura si è trasformata in determinazione da trasmettere a loro. Sicuramente una grossa mano a reagire nella maniera giusta al ritorno in campo ce l'ha data anche il presidente Ferrero che all'intervallo è sceso negli spogliatoi e ha ulteriormente caricato i ragazzi. La nostra filosofia di gioco si basa sull'idea di provare ad essere sempre propositivi, cercando di essere partecipativi alla costruzione del gioco con tutti gli undici, partendo dal portiere fino ad arrivare agli attaccanti. I due esterni sono certamente importanti ma come tutti gli altri componenti della squadra. Nella nostra idea di gioco puntiamo molto sul fattore scelta: lasciamo molta libertà al giocatore in possesso di palla di poter fare la scelta giusta, dandogli più soluzioni possibili attraverso gli smarcamenti. È chiaro che le qualità di Emanuel Ercolano e Simone Giordano, che stanno disputando un'ottima stagione, sono notevoli e si stanno rivelando efficaci nel nostro impianto di gioco. Gerard Yepes Laut è migliorato molto in questi anni, compiendo grossi passi in avanti. Quando arrivò nell'U17 direttamente dalla Spagna mi colpì immediatamente per la sua capacità di saper giocare a calcio divertendosi. Si poteva pensare che la struttura fisica potesse penalizzarlo ma in realtà non è stato così perché durante le partite difficilmente perde duelli individuali, anche sulle palle alte. Il lavoro fatto con lui è stato quello di dargli più nozioni possibili sul nostro calcio e accompagnarlo nel percorso di crescita, per sfruttare al meglio le sue caratteristiche che si sposano perfettamente con la nostra idea di calcio. I nostri centrocampisti hanno tutti caratteristiche simili e si adoperano tutti molto bene per fare entrambi le fasi di gioco. Yepes Laut inoltre è un ragazzo molto intelligente e questo lo ha facilitato nell'inserimento in una realtà a lui nuova: dopo una settimana capiva già l'italiano e si era perfettamente integrato con i compagni. Sicuramente ci troviamo di fronte ad una bella scoperta. Nik Prelec sta facendo un percorso importante per la sua crescita: ha l'opportunità di potersi allenare con i grandi e la sta sfruttando bene perché i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti. Inoltre ha già avuto esperienze internazionali con la nazionale slovena. Per noi questo è un valore aggiunto che mette a disposizione del gruppo. Deve continuare in questo percorso, deve continuare a volersi migliorare giorno dopo giorno e sicuramente arriverà al suo obiettivo che è quello di giocare con i grandi in pianta stabile. Lorenzo Di Stefano ha avuto un percorso molto travagliato negli ultimi mesi. Dopo la sospensione dello scorso campionato U18 a marzo, si è ritrovato a vivere l'esperienza negativa del Covid-19 la scorsa estate quindi ha ripreso la preparazione in ritardo rispetto ai compagni. Dopo circa un mese di allenamenti, un infortunio ne ha poi rallentato ulteriormente l'inserimento in squadra. È un ragazzo che ha notevoli margini di miglioramento, anche se devo riconoscergli che è già cresciuto tanto dentro l'area di rigore e nella fase di non possesso. Mi fa piacere vederlo realizzare gol come quelli del derby perché ci abbiamo insistito e lavorato molto nei mesi scorsi. È un attaccante che riesce ad abbinare qualità e quantità e se continua così sicuramente farà parlare di sé in futuro. Sicuramente andremo ad incontrare un avversario ostico in un campo complicato come il Montoboro. L'Empoli gioca bene al calcio e riesce ad abbinare al gioco tanta aggressività e tanta quantità. Sarà dunque una partita da affrontare con determinazione e con il massimo livello di attenzione per dimostrare di poter dare continuità a quello che stiamo facendo, con la consapevolezza che continueremo a ragionare partita dopo partita, senza farci condizionare da tabelle o calcoli che lasciano il tempo che trovano. Il nostro obiettivo primario rimane sempre la crescita dei ragazzi: se questa arriva supportata da ottimi risultati come quelli che stanno caratterizzando la nostra stagione, tanto meglio”.

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