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Inizio di campionato da dimenticare per il Lecce di Coppitelli. Dopo lo scudetto conquistato appena quattro mesi fa, in queste prime gare i salentini hanno collezionato tre pareggi e tre sconfitte, senza mai trovare però la via della vittoria. Attenzione però a giudizi troppo affrettati: il Lecce ha tutto il tempo per poter ribaltare una classifica al momento deficitaria. 

Questione di numeri

3 punti in 6 gare e penultimo posto in graduatoria. Opaco e troppo passivo: il Lecce di questo inizio di stagione sembra essere la brutta copia della squadra che lo scorso anno ha conquistato il titolo di campione d'Italia. Le statistiche sono solo lo specchio di una compagine che è in netta difficoltà: con 5 reti fatte e 17 reti subite, i salentini hanno il secondo peggior attacco e la peggior difesa di tutto il Primavera 1. A pesare sono le goleade subite contro Hellas Verona, Juventus e Torino. L'aspetto mentale è sicuramente una delle varianti alla base di questo notevole downgrade. In primis, i ragazzi di Coppitelli hanno spesso fallito l'approccio alla partita: ne sono la testimonianza le 3 reti subite nel primo tempo contro il Torino. Come se non bastasse, con 11 reti al passivo il Lecce è la squadra che ha subito più goal nei secondi tempi di tutto il campionato. Rispetto allo scorso anno, dopo 6 giornate il Lecce ha collezionato 10 punti in meno.

L'inizio di un nuovo ciclo

Stando ai dati pubblicati da transfermarkt, con 18,2 di età media il Lecce è la seconda squadra più esperta del campionato di Primavera 1. Quest'estate, la società ha deciso infatti di tenere in rosa alcuni dei classe 2004 che già lo scorso anno si erano messi in evidenza: nello specifico stiamo parlando di Vulturar, Muñoz, Daka, McJannet, Pascalau e Bruhn. Dall'altra parte, va detto che il Lecce è una delle poche società in Serie A ad aver portato un numero consistente di giocatori dalla Primavera alla prima squadra: basti pensare a Dorgu, Corfitzen, Berisha, Borbei e Burnete. Di conseguenza, l'U19 si è rinforzata con profili nuovi che hanno bisogno di tempo e di adattamento. In effetti rispetto all'anno passato, i salentini sembrano essere una squadra spaesata e a tratti senza intesa.

Fase offensiva e difensiva da rivedere

Come detto già prima, fino a questo momento il Lecce è la squadra che ha subito più goal di tutti. Un dato sorprendente, considerando che nella scorsa stagione la fase difensiva era uno dei punti di forza dei ragazzi di Coppitelli. Tra i pali, pesa sicuramente l'addio di Borbei. Per sostituire l'estremo difensore rumeno, la società ha deciso di puntare su Lampinen-Skaug, protagonista di un inizio non semplicissimo. Anche la retroguardia difensiva non sembra dare le stesse garanzie dello scorso anno. Al centro, con la partenza di Hasic, Coppitelli ha studiato nuove soluzioni alternando Addo e Smajlovic affianco di Pascalau. Per dare più solidità, nelle ultime due uscite l'ex tecnico della Roma ha optato per un cambio di modulo, passando al 3-5-2. Considerando le 6 reti subite contro il Torino, questa scelta al momento non ha portato i suoi frutti. Un altro dato che preoccupa è la scarsa vena realizzativa: con appena 5 reti fatte, il Lecce è il penultimo attacco del campionato. Il capocannoniere della squadra è Bosko Jemo, attaccante arrivato in estate dal Hajduk Spalato e autore di 2 reti in 6 presenze. Nella gara contro i granata è sceso dalla prima squadra Rares Burnete, il quale però non è riuscito a cambiare il volto dell'attacco giallorosso. 

Tempo al tempo

“Come lo scorso anno bisogna aspettare la fine del girone di andata per capire il valore effettivo della squadra. Abbiamo iniziato un ciclo, un nuovo inizio. Mi riservo un po' di tempo. Vorrei lavorarci un po' e creare un gruppo." Questo quanto dichiarato da Mister Coppitelli a Pianeta Lecce. Effettivamente, l'impressione è che i salentini siano sempre alla ricerca della propria identità. Dall'altra parte va anche detto che a sprazzi il Lecce ha dimostrato di voler reagire: ne è la testimonianza il pareggio in inferiorità numerica contro la Sampdoria. Guardando il bicchiere mezzo pieno, i giallorossi hanno a disposizione ventisette giornate di campionato per poter risalire la classifica. Non scordiamoci però della Youth League, con la squadra di Coppitelli che, dopo la sconfitta dell'andata, ospiterà mercoledì 25 ottobre l'Olympiacos. 

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