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Dieci successi consecutivi. Undici punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici. Un cammino fantastico in Coppa Italia. La stagione dell’Hellas Verona sta assumendo sempre più i contorni della cavalcata trionfale, nel segno di un dominio che appare incontrastato, di una superiorità a tratti irresistibile. Eppure, nemmeno due mesi fa, c’è stato un momento in cui l’annata della squadra di Nicola Corrent sembrava proprio non voler decollare.

Lo scorso 20 febbraio, nel derby casalingo contro il Chievo, il Verona si trovava infatti sotto di tre reti all’intervallo. Una prima frazione da incubo, con i gialloblù, reduci dalla bruciante sconfitta contro il Venezia, che sembravano incapaci di dare la svolta al proprio campionato. Ma nel secondo tempo era arrivata una rimonta da urlo, avviata dalle reti di Cancellieri e Bertini, completata dalla perla di Jocic e coronata dall’incornata vincente di Terracciano, che all’ultimo respiro aveva regalato i tre punti all’Hellas. Un’incredibile scarica di adrenalina, la gara che ha conferito la necessaria autostima e la giusta consapevolezza nei propri mezzi agli scaligeri.

Da lì sono arrivate dieci vittoria in fila, compresa la splendida impresa di Cagliari in Primavera Tim Cup, con il gol di Marius Elvius al 122’ a permettere l’accesso alle semifinali della competizione per il secondo anno consecutivo. Una striscia vincente stoppata la scorsa settimana, proprio al penultimo atto di Coppa, con la beffarda e immeritata eliminazione giunta sul campo della Lazio ai supplementari, dopo che i gialloblù si erano trovati in vantaggio di due reti. Ma nell’ultimo weekend, con i tre punti giunti all’ultimo respiro contro il Brescia, il Verona ha ripreso la propria marcia, ottenendo appunto la decima affermazione filata in campionato e mettendo una seria ipoteca alla promozione in Primavera 1.

L’inarrestabile marcia della banda di Corrent ha molteplici significati e spiegazioni. L’Hellas sta raccogliendo i frutti di un progetto ben delineato e lungimirante, partito lo scorso anno: già nella passata stagione, i gialloblù avevano ben figurato, partendo a razzo in campionato e cedendo poi alla distanza dinanzi alla schiacciante superiorità di un Milan fuori categoria, ma soprattutto ottenendo una storica qualificazione alla finale di Coppa Italia Primavera, poi persa al Mapei Stadium contro la Fiorentina. Corrent, autentico deus ex machina del progetto gialloblù, ha conferito alla sua squadra un’identità precisa e un gioco ben riconoscibile. L’Hellas cerca sempre di mantenere il controllo della palla e un dominio posizionale sul campo, con una difesa che aggredisce alto e accetta di esporsi ad un rischio calcolato di venire infilata in ripartenza, un centrocampo dinamico e dai piedi raffinati e un attacco dalla forza debordante. Il Verona appare dunque come un’orchestra perfetta che si muove in armonia sul terreno di gioco.

In questo contesto, a mettersi in luce sono stati soprattutto i due attaccanti esterni del tridente offensivo, Lorenzo Bertini e Matteo Cancellieri, autori rispettivamente di 10 e 12 gol fin qui. I due, perfettamente complementari sui due lati dell’attacco scaligero, hanno mostrato tutto il proprio repertorio fatto di accelerazioni, dribbling, assist e giocate d’alta scuola. Soprattutto, sono stati in grado di risultare decisivi nei momenti cruciali delle partite o di sbloccare, con le loro fiammate, le gare più spigolose. Bertini e Cancellieri, va detto, si inseriscono in un parco attaccanti di alto livello per la categoria: Yeboah si è dimostrato un centravanti dal sicuro avvenire (e Juric l’ha fatto pure esordire in Serie A); il danese Elvius, dopo il necessario periodo di apprendistato, si è calato molto bene nei meccanismi; Jocic è dotato di classe sopraffina ed è riuscito a rendere più concreto ed efficace il proprio gioco (9 gol); Florio e Bragantini, entrambi classe 2003, sono in grado di spaccare le partite entrando dalla panchina e hanno il futuro dalla loro. Allargando la valutazione agli altri reparti, meritano una menzione i difensori centrali Coppola e Calabrese, coppia ben assortita e bilanciata, oltre ai centrocampisti Turra, Pierobon ed Astrologo, dinamismo, qualità e sostanza nel cuore della mediana gialloblù.

Arrivati alla fase cruciale della stagione, l’Hellas ha dunque in mano il proprio destino. Mancano solamente 6 punti alla conquista dell’obiettivo: Corrent e i suoi ragazzi, già a partire dal match casalingo di mercoledì contro la Cremonese, non vogliono lasciarsi sfuggire un traguardo a lungo inseguito e assolutamente meritato.

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