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Storie di Primavera

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Un progetto che parte da lontano quello che porterà al successo nel campionato Primavera l’Inter nella stagione 2016/17. Nell’estate 2014 infatti, la dirigenza nerazzurra sceglie Stefano Vecchi, un tecnico giovane ma allo stesso tempo “esperto”, protagonista con il Carpi nella promozione sulla panchina del Sudtirol e una doppia promozione con il Tritium, dalla Serie D alla prima divisione di Lega Pro.

Nella sua prima stagione alla guida nerazzurra conquista l’edizione del 2015 del Torneo di Viareggio poi, la stagione successiva, i nerazzurri trionfano nella Coppa Italia Primavera contro la Juventus nel doppio confronto in finale contro la Juventus, terminato nel complesso 1-3. Nel 2016 invece, l’Inter si presenta ai nastri di partenza come una delle favorite e alla fine della stagione rispetterà le attese. Non è stato un percorso semplice quello della Beneamata che è stato costretto per due volte nel corso della stagione a fare a meno proprio di mister Vecchi, chiamato a subentrare prima a De Boer a novembre e poi nel finale di stagione, al posto di Pioli per le ultime due gare del campionato.

L’Inter termina al secondo posto nel Girone C dietro solo l’Atalanta, staccata in classifica di sole tre lunghezze, ma registra un dato importante: sono solo 18 le reti subite in 26 partite giocate. Vecchi prederige il 4-3-3, sistema di gioco utilizzato con continuità per tutta l’annata e costruisce la squadra su una colonna portante costituita da Di Gregorio in porta, Gravillow e Vanheusden in difesa, Zonta ed Emmers come mezz’ali e Pinamonti punta centrale, finalizzatore in avanti.  Nelle Final Eight la prima avversaria sulla strada dell’Inter è il ChievoVerona. I nerazzurri superano con un 2-1 i clivensi con le reti di Vanheusden e Rivas (nel mezzo pareggio di Isufaj nel corso del primo tempo). 

Nelle semifinali invece, i nerazzurri affrontano la Roma principale antagonista durante tutto l’arco della stagione e campione in carica. La squadra di Alberto De Rossi infatti ha vinto, con un netto 4-0, la Supercoppa di categoria in avvio di stagione e ha fermato la corsa dei nerazzurri in semifinale di Primavera Tim Cup. Ma questa volta la storia cambia, i nerazzurri vincono di misura con una rete pesante di Emmers in avvio di ripresa. L’avversaria della finale è la Fiorentina, vittoriosa in semifinale contro la Juventus ai calci di rigore. La squadra di Vecchi sposta immediatamente l’equilibrio con la rete del solito Vanheusden, in gol anche contro il ChievoVerona nei quarti e poi raddoppia in avvio di ripresa con Pinamonti, un premio da protagonista con 17 gol in 20 presenze considerando solo il campionato. La Fiorentina risponde con il gol di Sottil ad un quarto d’ora dalla fine ma la sveglia viola suona troppo tardi. Dopo cinque anni, l’Inter torna a trionfare nel Primavera mettendo le basi per un ciclo importante.
 

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