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Da giovane promessa a vagabondo per l'Europa: di storie del genere se ne sentono moltissime, ma alcuni calciatori riescono a trovare una propria dimensione e ad affermarsi, seppur a livelli minori. Questo non sembra essere successo a Junior Tallo, attaccante ivoriano che, dopo la formazione in Italia e un ottimo potenziale messo in mostra da ragazzo, è finito nel dimenticatoio e fuori dai radar del calcio che conta. E la sua storia è tutta da raccontare.

Tallo nasce il 21 dicembre 1992 in Costa d'Avorio, più precisamente a Magbehigouepa, una città nel sud della nazione. Nipote di Saint-Joseph Gadji-Celi, ex centrocampista che ha speso gran parte della sua carriera in terra natia, Tallo approda in Italia, sponda ChievoVerona, nel gennaio 2010, come aggregato alla squadra Primavera.

Un solo anno e poche possibilità di mettersi in mostra, ma qualcuno, in casa Inter, sembra interessarsi al ragazzo: e così, nel gennaio del 2011, Tallo si trasferisce a Milano e conclude la stagione in maglia nerazzura, mettendo a segno 2 gol in 6 presenze. Rientrato alla base, la prima punta ivoriana è pronta a partire nuovamente in prestito: alla porta dei clivensi bussa la Roma, che nell'agosto 2011 comunica di aver acquistato il giocatore con la formula del prestito.

A Roma Tallo si mette finalmente in mostra: con la maglia giallorossa segna 18 gol in 16 presenze nel Campionato Primavera, conditi da un altro goal segnato in Coppa Italia Primavera. Le sue prestazioni convincono Luis Enrique, allora tecnico della prima squadra giallorossa, e Tallo viene convocato in prima squadra nel finale di stagione: con i grandi il ragazzo collezionerà 3 presenze e metterà a segno un assist. La Roma si convince del potenziale del giocatore, e nell'estate 2012 è pronta ad investire su di lui: il trasferimento in prestito diventa dunque definitivo, con i capitolini che investono 1,22 milioni di euro per strapparlo ai clivensi. Tallo viene però considerato ancora troppo acerbo e non esordisce mai nella stagione 2012-13: a gennaio la Roma lo spedisce in prestito in Serie B, al Bari. Nella seconda metà di stagione l'attaccante racimola 17 presenze, mettendo a segno però soltanto 3 reti.

Rientrato a Roma, nei due anni successivi viene nuovamente girato in prestito, entrambe le volte in Francia: l'Ajaccio prima e il Bastia poi danno una possibilità all'attaccante, che però non convince in nessuna delle due occasioni. Con l'Ajaccio Tallo totalizza 23 presenze e 7 reti, mentre con il Bastia 16 presenze e 4 reti. Troppo poco per un attaccante che dovrebbe reggere il peso dell'attacco di una squadra del prestigio della Roma. I giallorossi decidono di non puntare più sull'ivoriano, che nel 2015 viene messo sul mercato. Per meno di mezzo milione se lo aggiudica il Lille, club in cui il ragazzo militerà per due soli anni. Al termine del primo, che lo vede a secco di gol, viene mandato in prestito all'Amiens, ma neppure qui riesce a far vedere le sue ottime qualità messe in luce negli anni delle giovanili. Con un solo gol segnato in 11 presenze, al termine dell'esperienza all'Amiens viene rilasciato dal Lille: Tallo è ora svincolato.

Nel settembre del 2017 viene ingaggiato dal Vitória de Guimarães, club di prima divisione portoghese. Nella stagione 2017-18 Tallo marca il tabellino 2 volte in 21 presenze, ma la sua esperienza in Portogallo è da ricordarsi per il pessimo rapporto che viene a crearsi con il club: nel febbraio 2018, infatti, l'attaccante reagisce con gesti ingiuriosi nei confronti della propria tifoseria in risposta a cori razzisti, in occasione della sconfitta per 5-0 contro il Braga; la società decide così di multarlo. Ma non è tutto: dopo la pausa natalizia dello stesso anno Tallo viene allontanato dalla società dopo la sua assenza ingiustificata alle sessioni di allenamento. Il giocatore nel frattempo ritorna in Costa d'Avorio, in attesa che il suo contratto con il club termini: cosa che accade nel gennaio 2019.

Dopo una breve esperienza in Ligue 2 con la maglia del FC Chambly nella passata stagione, Tallo è stato ingaggiato dall'Újpest FC, club di prima divisione ungherese, con cui ha già trovato la via del gol in una circostanza.

Sogni, speranze ed un potenziale mai espresso: quando Tallo arrivò in Italia non avrebbe mai pensato che la propria carriera potesse prendere dei risvolti così negativi. Mancanza di fiducia, occasioni fallite, atteggiamenti sbagliati, insomma, un insieme di ingredienti che certamente hanno impedito al ragazzo di esprimersi ad alti livelli. Tallo si augura ora di aver trovato la propria dimensione e di porre fine al suo vagare per l'Europa, senza meta, con il solo desiderio di giocare a pallone.

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