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Storie di Primavera

Il tema della crescita dei giovani e del sistema delle giovanili italiane è, negli ultimi tempi, quasi all'ordine del giorno. Oggi ne ha parlato Alessandro Pierini, ex difensore e oggi allenatore. La sua ultima esperienza è stata proprio nel campionato Primavera, dal 2017 al 2019, sulla panchina dello Spezia. Interpellato dal portale Spezia1906.com riguardo al suo passato alla guida degli aquilotti, Pierini ha poi spaziato parlando del campionato Primavera in generale. Di seguito le sue dichiarazioni.  

Ci sarebbe da aprire un discorso lungo su questo tema. In Italia ci vorrebbe maggior coraggio nel puntare sui giovani, investendo sui settori giovanili e sui suoi allenatori, così come sulle strutture. Invece da noi si cerca la vittoria subito. Chi fa in maniera eccellente questo lavoro è l’Empoli e si vedono i risultati: da anni, oltre ad avere squadre di qualità sfornano ragazzi che arrivano in Prima Squadra e fanno il grande salto. Bisognerebbe prendere a esempio da quello, ma si fa poco e male. Grandi differenze tra Primavera e prima squadra? Assolutamente, io penso che il campionato Primavera non abbia valore, non serva a nulla. Esiste solo da noi: in Spagna, ad esempio, dopo le giovanili si va nelle squadre B. Il nostro è un campionato non allenante, fine a se stesso, con un salto troppo grande da fare con i grandi. Per me il campionato Primavera andrebbe eliminato, magari provando a fare qualche progetto con le seconde squadre. I ragazzi dopo l’U17 dovrebbero partecipare a un campionato più formativo, che prepari alla realtà di un calcio senior.

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