x

x

Ripartire per tornare dove si è stati bene, in quel campionato, il Primavera 1, in cui il Genoa quest’anno mancherà tantissimo. Ed è per questo che è stato scelto Alberto Gilardino in panchina, un tecnico pronto per far risplendere i grifoncini e nel suo staff ecco Jonathan Proietto, come preparatore atletico, al suo terzo anno in rossoblù. La sua è una carriera iniziata a Crotone, la città dove è nato, proseguita poi a Livorno, a Pisa passando per la Virtus Entella, il Montervarchi e infine il Genoa squadra che crede tanto in lui e nelle sue potenzialità. Ed oggi andiamo a conoscerlo meglio.

Retrocessione amara la scorsa stagione. Cosa è stato sbagliato?

Quest’ultima stagione in realtà ha avuto dell’incredibile, basti pensare che alla seconda giornata di ritorno eravamo terzi in classifica, dopodiché abbiamo avuto un tracollo inaspettato. In verità non è venuta a mancare quasi mai la prestazione, ma poi pian piano siamo stati risucchiati capitolando al play out contro il Napoli. Adesso ci tocca ripartire con il dente avvelenato consapevoli che abbiamo il dovere di riportare il Genoa in Primavera 1. Riuscirci non è facile, ma abbiamo qualità e ambizione per ritornare dove eravamo.

Qual è la squadra che può darvi fastidio nel prossimo Primavera 2A?

Ancora non sono stati resi noti i gironi ufficiali, ma in questo caso rispetto per tutti e paura di nessuno. La scorsa annata ha dimostrato che gli unici di cui dovevamo aver paura eravamo noi stessi. Quest’anno tra l’altro la formula del Primavera 2 si è arricchita come competizione, quindi ogni avversario giocherà contro di noi sapendo cosa abbiamo provato lo scorso anno e cosa vogliamo da questa stagione. Mancano pochi giorni all’inizio della nostra annata e siamo molto carichi e determinati, abbiamo solo voglia di campo e di migliorarci allenandoci.

In questa stagione sarà al fianco di Alberto Gilardino. Quanto è emozionato nel lavorare con lui e come sarà?

Quando iniziai con il campionato Primavera il mister usciva fresco campione del mondo  e per me che ero un giovanissimo preparatore atletico non immaginavo neanche di poter lavorare un giorno al suo fianco, con lui, come con il suo collaboratore e il restante dei miei colleghi.  Abbiamo abbozzato già dei contatti con il mister e  sono davvero contento di potergli essere così vicino.  Per me lo staff è un componimento sacro è quello che può fare la differenza nella relazione con la squadra.

Parliamo anche della sua carriera. Se potesse tornare indietro cambierebbe qualcosa?

 Non si torna mai indietro. Ogni scelta fatta ha comportato delle rinunce, delle gioie dando anche degli insegnamenti e appunto per questo rifarei tutto nello stesso modo. Per molti potrebbe essere una frase scontata, ma essere al Genoa per me è un sogno realizzato, perché so quanto ho sudato per arrivare fin qui, destreggiandomi in un mondo calcistico non di certo semplice. Nel 2020 ero disoccupato ed esonerato dalla serie D, e dissi : “le categorie esistono anche per i tecnici e forse la quarta serie è pure troppo per me “. Poi la chiamata del Genoa e la possibilità di poter lavorare con dei bravissimi colleghi mi hanno fatto capire che i sacrifici vengono ripagati. Ringrazio quindi i direttori Taldo e Sbravati i quali mi hanno dato l’opportunità di presentarmi e indossare la maglia del Genoa .

Cosa consiglia ai giovani che vogliono diventare   preparatore atletico?

 I ragazzi di oggi nascono in un’era un po’ particolare per l’emisfero calcistico. Se dovessi dare un consiglio direi di studiare e aggiornarsi sempre, di non dedicare troppo ai social media per imparare il mestiere ma di masticare  libri ed esperienze sul campo, di sentirsi liberi di sperimentare e sbagliare. Questo sport si prepara vivendo la tipologia di gesto tecnico e motorio specifico del calciatore. Non tralascio l’umiltà e il mettersi a disposizione dello staff per cui si lavora. 

Qual è l’emozione più grande che ha vissuto sul rettangolo di gioco?

L’emozione più grande è senza ombra di dubbia quella vissuta nel maggio 2015 quando ero  alla Virtus Entella e giocai contro la mia città: Crotone. Quella sfida che sancì il nostro play out in Serie B , la rivivo ancora oggi, ero teso, felice, nervoso, con emozioni contrastate. Scendere su un terreno di gioco e guardare gli spalti dove mi ero cresciuto per ben 28 anni, mi aveva regalato il giusto premio, e li dissi : “ questo è il lavoro più bello del mondo”.  Non da meno sono anche le esperienze avute come recupero infortuni per un centro specializzato in Toscana, in cui ho lavorato con atleti di Serie A  ovvero Candreva, Vannucchi, Tavano, Amelia, Schiattarella, Pagano, Zaniolo e tanti altri , che mi hanno insegnato soprattutto il rapporto umano tra preparatore e calciatore.

E del Crotone cosa ci dice? Tornerà ai massimi livelli secondo lei sia con la prima squadra che con la Primavera? 

E’ stata davvero una brutta batosta la doppia retrocessione del Crotone e come Crotonese doc , cresciuto in curva sud e nel centro città è un boccone molto amaro. Questo sport non ti dà scampo, devi sapere pianificare, sperare che tutto vada bene e quando i meccanismi si inceppano poi rischi di cadere in un baratro pericoloso. Una doppia retrocessione credo sia anche difficile da riprogrammare oltre che da digerire, ma la società pitagorica ha nelle corde esperienza e volontà per poter sicuramente togliersi dalla Lega Pro. Quindi il mio più grosso augurio è che possa far presto ritorno nella categoria cadetta e che anche la Primavera si rendi protagonista di una grande stagione.

Il futuro?

 Il futuro spero possa regalarci il Primavera 1 con la possibilità di vivere sempre di questo mestiere che mi accompagna dal 2006. Quest’anno è la mia undicesima volta nel campionato Primavera, terzo anno con il Genoa con la speranza di poter migliorare sempre ed essere pronto ad ogni richiesta che questo sport riserva. Poi se non viviamo di obiettivi in questo lavoro cadrebbero soprattutto le motivazioni, quindi voglio  fare bene e un giorno andare ad  allenare in Inghilterra.

Da Dioussè ad Asllani, tanti registi 'fatti in casa' per l'Empoli. Degli Innocenti il prossimo?
UFFICIALE - Pro Sesto, presi due giovani dall'Inter: i dettagli