x

x

undefined
undefined

“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”, cosi recitava la canzone di Antonello Venditti dal titolo Amici Mai. E sembra essere proprio la storia di Ivan Saio, portiere della Sampdoria che è entrato nelle rotazioni della prima squadra a causa dell'infortunio di Audero ma che non ha la minima intenzione di uscirne. Domani l'estremo difensore ritroverà la squadra che lo ha cresciuto e fatto conoscere al calcio giovanile prima dell'approdo in blucerchiato, la Juventus, nella sfida di Coppa Italia valida per gli ottavi di finale.

DUE SPORT… INDIVIDUALI

Il nativo di Voghera da bambino praticava due sport, il calcio e lo sci. Due sport diversissimi tra loro ma allo stesso tempo molto simili, perché quando occupi il ruolo del portiere sei solo in mezzo ai pali ed tuo errore o un tuo miracolo possono decidere le sorti di una partita. La stessa agilità nell'inforcare le porte sulle piste da sci l'ha riversata nel rettangolo verde difendendo la porta con grinta e qualità, caratteristiche che gli hanno permesso di diventare intoccabile nella formazione di Felice Tufano nel Campionato Primavera. 

 

 

MENTALITA' DA LEADER

In questi ultimi due anni ha dimostrato al pubblico del calcio giovanile di avere una mentalità da leader, che difficilmente si trova negli estremi difensori al giorno d'oggi. La scorsa stagione dopo un ottimo inizio di campionato il giovane Ivan ha riscontrato un infortunio alla spalla, che ne ha compromesso la seconda metà del torneo. Quando finalmente sembrava aver risolto i problemi che lo avevano tenuto fermo ecco la ricaduta, un brutto contrasto di gioco nella semifinale scudetto contro l'Atalanta ha riportato alla luce la grana di qualche mese prima. Gli esami fortunatamente hanno scongiurato la via dell'operazione, ma in ogni caso il portiere lombardo è dovuto stare ai box per poco più di tre mesi. Saio ha lavorato tanto senza mai mollare nemmeno un centimetro per tornare più forte di prima e così è stato. Prima si è ripreso la porta della Samp Primavera e adesso le convocazioni con la prima squadra, il giusto e meritato premio per un atleta che non ha mai smesso di crederci.

 

 

GLACIALE DAGLI 11 METRI

Nonostante il 1.92m Ivan Saio ha dimostrato una grande agilità, che abbina ad una presa ferrea e un ottimo senso della posizione. Negli ultimi anni il lavoro insieme agli allenatori dei portieri gli ha permesso di affinare la tecnica anche con la sfera tra i piedi, ovvero quello che era considerato il suo “punto debole”. Insomma un portiere a tutto tondo, se consideriamo anche la freddezza che mantiene quando l'avversario si presenta sul dischetto del rigore. In questa stagione presenta il 50% di rigori parati, ovvero 1 su 2.

A causa dell'esonero di Roberto D'Aversa nella sfida di Coppa Italia contro la Juventus siederà in panchina in via del tutto eccezionale Felice Tufano, in attesa del ritorno di Marco Giampaolo. Il tecnico bresciano lo conosce molto bene e chissà che non gli conceda l'emozione dell'esordio in prima squadra.

CONTINUA LA SUA STORIA SUL SITO GIANLUCADIMARZIO.COM

 

 

Primavera 1, la classifica marcatori dopo la 34^ giornata: vince Ambrosino, Di Stefano e Nasti sul podio
Primavera 2, slitta la ripresa del campionato: la nuova data