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Storie di Primavera

Foto di Martina Cutrona
Foto di Martina Cutrona

Mettiamo sotto la lente di ingrandimento Andrea Oliveri, l'ennesimo talento cristallino del settore giovanile dell'Atalanta. Classe 2003, Oliveri è un giocatore totale, che ha fatto della sua resilienza e duttilità un'arma per crescere anche lontano da casa, perché da Palermo se n'è andato già all'età di 14 anni per inseguire il suo sogno e coltivarlo a Bergamo. L'Atalanta intanto lo ha blindato fino al 2026, dimostrando grande fiducia nelle sue potenzialità: adesso, allo scoglio dei diciannove anni, è arrivata l'ora del grande salto.

PAROLA D'ORDINE: PRECOCITA' - Partiamo da lontano, più precisamente dal 2013, quando Andrea Oliveri ha soltanto 10 anni e viene tesserato dal suo amato Palermo: la stoffa c'è, ma iniziare a viaggiare con la mente sembra prematuro; eppure in rosanero il ragazzo cresce esponenzialmente, migliora di ora in ora, di giorno in giorno. Precoce, appunto, la parola chiave che racchiude tutta la sua qualità: con i pari età della classe 2003 è incontenibile, è semplicemente di un'altra categoria, per questo il Palermo decide di testarlo con i ragazzi più grandi. Non c'è storia, anche lì dimostra una mentalità da veterano nel corpo di un adolescente; un talento del genere non può passare inosservato, e infatti già nel Luglio 2017 l'Atalanta brucia sul tempo la concorrenza e lo acquista per arricchire la squadra Under 15. Con la Dea è amore a prima vista: nonostante le infinite differenze tra la Sicilia, sua terra madre, e la città di Bergamo, il giovane non ha problemi ad ambientarsi e stupisce anche in nerazzurro, dove matura notevolmente e affina molti dettagli del suo gioco che ancora erano da smussare. Poi, nel 2020 gira la prima porta scorrevole, perché con i suoi 8 gol è il secondo miglior marcatore del campionato Under 17: si sente nell'aria, è il momento del primo grande salto, è il momento di essere aggregato al gruppo degli Under 19, con cui disputerà il campionato Primavera. Inutile dire che di pari passo con la crescita nel club, Oliveri abbina un grande progresso anche con la Nazionale Italiana, che inizierà a convocarlo dai 14 anni e non potrà più fare a meno di lui.

NON SOLO QUALITA' TECNICHE - Per analizzare il suo gioco, è impossibile parlare solamente del suo talento innato, o del suo destro chirurgico che sembra sia stato calibrato artificialmente: nel suo bagaglio tecnico anche tanti muscoli e una potenza impressionante nella progressione; proprio la rapidità nelle partenze in campo aperto permette all'Atalanta di utilizzarlo in più zone del campo e di affidargli le chiavi della fascia destra, dove Oliveri costruirà nel suo primo anno in Primavera la sua nuova casa, un secondo habitat naturale per lui che nasce centrocampista offensivo. Dalla fascia partono i suoi cross, sempre taglienti e pericolosi, che solo quest'anno gli permettono di mettere a referto 4 assist in 15 partite nel campionato Primavera 1. A completare, come per mettere l'oliva nel Martini, il classe 2003 ha una dote innata negli inserimenti, un'intelligenza che gli permette di seguire l'azione e trovarsi spesso dove fa più male, in zona gol. Caratteristica, quest'ultima, molto affine al gioco di Gasperini, che ha una passione sconfinata per gli esterni che concludono le azioni in area di rigore; un talento per il futuro, da osservare con attenzione anche in ottica prima squadra.

UN RINNOVO CON VISTA SULLA PRIMA SQUADRA - Come una sentenza di cui si intuiva già il verdetto: l'Atalanta ha ovviamente blindato Oliveri nell'estate scorsa, con un contratto che lo legherà al club fino al 2026. L'ennesimo passo importante per una carriera tutta da scrivere, partendo da basi umane e tecniche solide. Prevedere dove potrà arrivare è difficile, di sicuro l'investitura della società è importante e la crescita del classe 2003 sembra inarrestabile: noi ci auguriamo che la prima squadra sia il suo prossimo palcoscenico, che diventi il nuovo esterno a tutto-campo dell'Atalanta di Gasperini.

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