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Nell'ultimo turno di campionato sono finiti sotto la lente d'ingrandimento due ragazzi, entrambi classe 2003 ma con caratteristiche molto diverse. Stiamo parlando di Matias Soulè e Filippo Distefano, attaccanti rispettivamente di Juventus e Fiorentina. Ma se del primo si è già parlato abbondantemente del secondo forse non si è parlato abbastanza. Perchè Pippo senza dare troppo nell'occhio si è guadagnato la fiducia di mister Italiano, che nell'ultimo turno gli ha fatto assaporare il grande palcoscenico della Serie A. Ma facciamo un passo indietro e diamo uno sguardo al passato.

I PRIMI CALCI E IL LIVORNO, POI LA VIOLA

Distefano si avvicina al mondo del calcio da bambino, giocando nei Pulcini del Ninfea, squadra toscana originaria di Torre Del Lago. Dopo aver giocato quattro anni vicino casa arriva la chiamata del Livorno, che al momento dell'acquisto militava in Serie A, sotto gli ordini di mister Nicola. Altri tre anni formativi, che hanno dato un'infarinatura al ragazzo per quanto riguarda le giovanili di un club professionistico. 

Nel 2018 arriva la chiamata dei gigliati, Cappelletti contatta i genitori di Filippo dimostrando interesse a profilo del ragazzo. La scelta è presto fatta, a quell'età non si può rifiutare una società che dimostra di puntare forte sulle giovanili tanto quanto la prima squadra. L'approdo in viola riserva per lui l'Under 17, dove siglerà 3 reti in sole 5 presenze. 

L'APPRODO IN PRIMAVERA

La stagione 19/20 è quella dell'arrivo agli ordini di Alberto Aquilani. Il profilo dell'attaccante piace molto all'ex centrocampista della Roma, tanto che sarà protagonista con 22 presenze in stagione condite da 4 gol. La posizione è sempre diversa, le qualità di Pippo permettono al mister di poterlo schierare in qualunque modulo, sia con l'attacco a tre che con quello a 2. Con il tridente è sempre stato schierato come attaccante sinistro, mentre con l'attacco a due è stato messo in campo sia come punta che come seconda punta. Un vero tuttofare insomma, ma alle caratteristiche ci arriveremo dopo. La scorsa stagione ha portato, insieme ai compagni, la Fiorentina sul tetto della Coppa Italia, ormai detentrice del trofeo degli ulti tre anni. Decisivo l'assist che portato alla vittoria contro il Milan agli ottavi, li schierato addirittura come attaccante destro. 

La stagione in corso Pippo è titolarissimo e inamovibile nello scacchiere gigliato, come supporto a sinistra della punta che spesso e volentieri è Toci. Le reti in stagione sono solamente due, ma è da non sottovalutare la qualità delle giocate e l'apporto alla manovra offensiva che permette di creare spazi interessanti per i compagni. E poi appunto, l'esordio con la prima squadra di ieri sera, un minuto ma bello intenso che sa vittoria. Ora starà al calciatore continuare nella crescita come uomo e calciatore per poter continuare a sognare.

LE CARATTERISTICHE 

Filippo è il classico attaccante moderno a cui piace agire le linee e non dare punti di riferimento agli avversari. Sotto il punto di vista tattico ama giocare come riferimento centrale, ma come detto in precedenza può giocare anche come seconda punta o addirittura falso nove. Nell'ultimo anno è cresciuto tantissimo e infatti Aquilani lo schiera ala sinistra nel tridente. Veloce, tecnico e letale ha dimostrato anche in passato di saper segnare in tutti modi, anche di testa.

Cresciuto con l'idolo di Roberto Baggio cerca quindi di emulare il suo campione, con la speranza un giorno di poter diventare come lui… In bocca al lupo Pippo

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