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Ufficialmente è il nuovo tecnico dell'Inter, ma operativo lo sarà dal primo luglio.

Simone Inzaghi, in attesa che scada il suo contratto con la Lazio (30 giugno), sta lavorando sotto traccia per avere un'idea chiara su quale e come sarà la sua rosa. La possibilità di avere giovani a disposizione, sperando poi di vederli esordire e giocare, è molto alta, come riportato anche dai colleghi di Inter-news.it.

Cominciamo dal portiere, dove il figlio di uno degli eroi del Triplete, Filip Stanković, saluterà con un anno d'anticipo la Primavera per diventare il terzo portiere al posto dello svincolato, e già ufficialmente un giocatore dell'Udinese, Daniele Padelli. Salendo di reparto, Lorenzo Pirola, di rientro dal prestito al Monza, sembra sia il più pronto a dare fiato ad uno dei tre titolari della difesa nerazzurra, anche se il coetaneo Lorenzo Moretti, già osservato spesse volte da Conte, potrebbe essere una bella sorpresa.

A centrocampo le scelte cominciano a prendere più corpo: Lucien Jefferson Agoumé, con le sue dodici presenze con la maglia dello Spezia, ha avuto modo di prendere confidenza con il calcio dei 'grandi' e non sarebbe certo un azzardo considerarlo un vice Brozović. Con il plausibile addio di Hakimi, senza andare a cercare chissà quale giocatore sconosciuto, si potrebbe tentare ad esaltare le qualità di Tibo Persyn, vero sostituto, tatticamente parlando, dell'esterno marocchino, anche se nell'ultimo periodo è fermo per infortunio. Sulla fascia opposta, vero e proprio tallone d'Achille da tempo, se Dimarco non dovesse restare, dopo l'ottima stagione a Verona, si potrebbe puntare sull'argentino Franco Vezzoni, più duttile e versatile dell'italiano. Se poi azzardare non è un reato e le difficoltà di mercato impediscano l'approdo a Milano di uno dei centrocampisti più forti in circolazione, Milinković-Savić, ecco qui che il nome di Cesare Casadei viene subito in mente. Certo, è un 2003, ma se oltre al talento c'è la fiducia, ecco qui che non è più la carta d'identità a parlare, bensì il campo, come sempre.

Si conclude con il reparto, forse, più importante. Se Lukaku rimane, Martínez resta un dubbio. Proprio come spalla dell'attaccante belga, l'ideale sarebbe Gaetano Oristanio, un numero 10 naturale dal sinistro sopraffino, che a livello fisico deve ancora maturare. Il Bambino d'Oro, Sebastiano Esposito, forse dovrebbe essere mandato di nuovo in prestito, ma questa volta in Serie A, dopo le due parentesi della scorsa stagione a Ferrara e a Venezia; come Martín Adriano Satriano Costa, semplicemente Satriano, che nonostante stia aiutando la Primavera di Madonna a lottare per il titolo, potrebbe essere mandato a 'farsi le ossa' in qualche squadra sempre in Serie A. 

Come si può vedere un bell'arsenale 'verde', senza dimenticare molti altri giovani interessanti, dal quale il tecnico piacentino può attingere. Ovvio che se il mercato costringerà a qualche sacrificio per arrivare a qualche grande colpo, inserendo tali giocatori come contropartite, il discorso cambierà, ma per adesso aspettiamo e presto sapremo.

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