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Storie di Primavera

In esclusiva ai nostri microfoni, il responsabile del settore giovanile del Trapani calcio, Sandro Porchia, ha risposta ad alcune nostre domande. Con lui abbiamo affrontato il tema scottante della ripresa, abbiamo analizzato la stagione fin qui disputata e fatto il punto sul suo futuro e quello di Scurto. Ecco l'intervista completa a Sandro Porchia.

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Salve Porchia, le chiedo subito come sta?

"Bene, finalmente ho ripreso a lavorare. Dobbiamo recuperare un po' di 'tempo perso' ma siamo già proiettati con lo sguardo verso l'immediato futuro. Proviamo a fare un lavoro di programmazione, valutando diversi aspetti.  Anche i ragazzi stanno lavorando con il preparatore, seppur a distanza, cercando di mantenere una forma adeguata in vista di un'eventuale ripresa".

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Ha parlato di programmazione, ma cosa si intende visto il periodo che stiamo passando?

"È un lavoro che deve essere fatto in sinergia, innanzitutto ci si confronta con gli allenatori delle rose che propongono un rapporto sulla stagione, fornendo una valutazione sul lavoro svolto da staff e calciatori. Sulla base di queste valutazioni possiamo avere un'idea più chiara circa le composizioni delle rose per il prossimo anno. Tuttavia, data l'eccezionalità di questo periodo, non è un lavoro facile. Entrano delle discriminanti che in passato erano trascurabili, una su tutte la provenienza dei calciatori". 

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Situazione campionati, come è la situazione al momento? Il 21 maggio hanno firmato per la conclusione della D, per voi come stanno le cose?

"Ancora non c'è stata fornita alcuna indicazione sulla possibile ripresa. Il 28 maggio sapremo se, ed eventualmente come, riprendere. Penso che per le categorie giovanili minori se ne parli ormai a settembre, con la ripresa delle scuole. Ritengo che oltre quella data - il 28 maggio - non si possa andare; giugno è alle porte, non ci sarebbero i tempi".

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Lei sarebbe favorevole alla ripresa?

"Si, assolutamente. Lo spero, più che altro. In un momento come questo c'è tanto bisogno di positività, distrazioni, allegria; il calcio può essere utile in ciò. Sebbene non si potrà andare allo stadio, quantomeno poter rivedere le partite in tv sarebbe importante. Potrebbe dare quella sensazione di ripartenza. Ripresa ovviamente in sicurezza e solo nelle categorie che possono garantire un certo standard di tutele. I club di Serie A e B sicuramente sono in grado di garantirli, forse in Serie C occorrono valutazioni più approfondite. Non dimentichiamoci che l'eventuale ripresa scongiurerebbe un possibile caos in termini di verdetti e quindi ci vorrà la massima oculatezza per mettere una definitiva parola fine alla questione. Ripresa come nuovo inizio!"  

Se la classifica restasse invariata, per voi sarebbe una beffa?

"Non parlerei assolutamente di beffa; di un leggero rammarico si. Non tanto per la società, ma più per i calciatori. La squadra ha dimostrato di meritare la posizione in classifica e la partecipazione ai play-off sarebbe stato il giusto riconoscimento per il lavoro dei ragazzi e staff. Ma la soddisfazione per come è stata condotta la stagione è grande".

Al di là di come andrà a finire, che stagione è stata per il Trapani Primavera?

"Per noi questa è stata una grandissima stagione. Rivedevo le statistiche notando che siamo stati la migliore difesa del nostro girone e la terza, dietro a Milan e Atalanta, di tutta la categoria. Spero che società e tifosi si ricordino e riconoscano l'ottimo lavoro svolto". 

Onestamente, si aspettava questa stagione?

"Con il senno di poi è facile parlare. Sicuramente io conoscevo bene il valore dello staff che ho portato da Palermo: l'allenatore Scurto, il preparaotre atletico Sicari, il preparatore dei portiri Lima, il fisioterapista Zarcone le ritenevo persone che avrebbero potuto costruire una base solida e far crescere il settore giovanile di questo club. Diversi calciatori del Trapani li conoscevo e gli innesti fatti avevano infuso grande qualità alla rosa. Di sicuro, non mi sarei aspettato un immediato exploit della primavera, però con il passare del tempo ci siamo resi conto che questa squadra avrebbe potuto fare grandi cose".

C'è stata una partita o un momento nella stagione che le ha fatto prendere consapevolezza della forza della squadra?

"Se dovessi scegliere un momento direi senza dubbio la gara con il Crotone. Era la 16^ giornata e avevamo concluso il primo tempo sotto di due reti; i pitagorici ci avevano messo veramente in difficoltà. Nella ripresa i ragazzi sono rientrati in campo con un atteggiamento totalmente diverso. Siamo riusciti a pareggiare e quasi la portavamo a casa. In quella partita ho capito che la squadra poteva ambire a qualcosa di importante". 

Qualcosa di negativo c'è stato?

"Ovviamente sì, c'è sempre qualcosa da migliorare e vale per la squadra ma soprattutto per me. Non ricordo un episodio in particolare, ci sono stati dei momenti in cui potevamo dare di più, ma non ho nulla da rimproverare alla squadra. In termini di atteggiamento, i ragazzi non si sono mai accontentati. Il lavoro del settore giovanile non è facile, avrò sbagliato in diverse situazioni, però, fortunatamente, non ho grossi rimpianti in questa stagione. A volte il mio istinto mi ha portato a fare delle valutazioni su un giocatore che poi sono state smentite dal duro lavoro del ragazzo, occorre sempre ponderare bene le proprie scelte. Quello che dico sempre è che non devono mai mancare pazienza e perseveranza".   

Un paio di settimane fa il rinnovo di Filì, per lui primo contratto da pro, ci sono altri giovani in procinto di firmare come lui?

"Si, ovviamente stiamo facendo le nostre valutazioni e ci saranno novità in questo senso. Su Filì posso dire che è un ragazzo molto giovane, un prospetto importante, ha fatto benissimo quest'anno, soprattutto nella prima parte. Un difensore centrale come lui, mancino, con la sua struttura fisica, ma soprattutto con la mentalità che ha, lo considero un talento su cui puntare".

Le faccio un nome, Cataldi?

"Non faccio nomi. Sul piatto abbiamo diversi ragazzi a cui stiamo pensando di proporre rinnovo o addestramento tecnico. Vediamo".

Sarà difficile tenere Scurto per la prossima stagione, il vostro futuro è legato alla permanenza del Trapani in Serie B?

"L'ho detto l'anno scorso e lo ribadisco quest'anno: Scurto è pronto per allenare una squadra professionista. Glielo auguro con tutto il cuore, in questi anni ha fatto benissimo dimostrando ampiamente il suo valore. Da dirigente sarei contentissimo se rimanesse con noi, ma come amico gli auguro di lavorare con i grandi quanto prima. Per quel che riguarda me, ho un contratto fino al 2021, sto benissimo a Trapani e ringrazio la società che mi ha dato, e continua a darmi, la pssibilità di lavorare. Sono grato al D.G. Giuseppe Mangiarano che mi ha voluto qui la scorsa estate. Una volta terminata la stagione avremo sicuramente un incontro e parleremo del futuro".

 
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