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Il giorno dopo la tempesta chiamata Francia-Italia, la Uefa fa il conto dei danni e mette ulteriore benzina su un fuoco che arde da ieri sera, dopo il fischio finale della partita d'esordio degli azzurrini. Nel 2-1 maturato con i gol di Kalimuendo, Pellegri e Barcola, l'Italia è stata fortemente penalizzata da un arbitraggio che stona con il contesto serio e prestigioso della competizione: il fischietto olandese Lindhout è stato oggettivamente disastroso per tutta la durata della partita, negando un rigore solare ai nostri, un gol per mancanza della goal line technology e un fallo a centrocampo che ha spalancato la porta al 2-1 francese. Gli episodi hanno inevitabilmente dirottato il discorso dai meriti tecnici sul campo alle palesi negligenze Uefa, che non aveva previsto per la competizione l'uso del Var e della goal line technology, fondamentali nel calcio di oggi per coadiuvare il sistema arbitrale quando, come avvenuto ieri sera, mostra lacune nella valutazione delle situazioni. Così stamattina, è arrivata una risposta della Uefa che rimane ambigua nella valenza e nell'interpretazione: il Var verrà introdotto nel torneo dai quarti in poi. Una decisione che non allevia per l'Italia l'amarezza di aver perso la partita per delle giganti lacune sistemiche, e che fa discutere per il tempismo sicuramente tardivo. Intanto, per quanto riguarda l'arbitro, non è ancora arrivato nessun provvedimento ufficiale: Lindhout risulta infatti ancora designato per Spagna-Croazia, che si terrà nella giornata di domani.

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