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In questi giorni è stato intervistato a Torino Channel il responsabile del settore giovanile Ruggero Ludergnani, arrivato dalla SPAL in estate dove negli ultimi anni ha svolto un lavoro eccezionale. Voluto al Torino da Vagnati, direttore della prima squadra con cui aveva collaborato proprio negli anni scorsi a Ferrara, ecco che è partita la sua nuova avventura con i granata. Le sue parole in un estratto dopo la chiacchierata con Toro Channel

Prime impressioni? Le prime impressioni sono positive, sono consapevole che c'è tanto lavoro da fare ed orgoglioso di essere arrivato in questa grande società. Mi sono reso conto di cosa significhi far parte di questo club, sicuramente c'è tanto da fare per come vedo io la struttura del settore giovanile, senza nulla togliere al bellissimo lavoro che è stato fatto finora. Sono convinto che si potranno fare grandi cose. Lavoro? Non ci sono tanti segreti, io dico sempre anche ai miei collaboratori, dobbiamo stare zitti e lavorare, portare idee che possano essere migliorative per il club, portare sani principi e regole perchè siamo una scuola di calcio ma dobbiamo essere anche una scuola di vita. Il rispetto dei ruoli, delle regole, delle strutture in cui viviamo per me è alla base. Caratteristiche dei  giocatori? In questo momento secondo me la caratteristica più difficile da trovare, e lo dico sempre, è fare una selezione del carattere dei ragazzi, dei principi, delle famiglie che ci sono alle spalle. Ormai è diventato un mondo sempre più difficile, sempre più competitivo, se c'è un ragazzo di un certo tipo, con alle spalle una famiglia di un certo tipo questo può fare la differenza. Non dobbiamo solo fare uno scouting tecnico e morfologico, ma anche relativo ai principi ed ai valori dei ragazzi. Lavoro sui giovani? Questa è una cosa nella quale credo molto, la Primavera per molti motivi ha una visibilità diversa rispetto alle altre categorie, ma è la punta di un iceberg che deve partire dal basso e dall'attività di base, per poi passare alle attività nazionali e poi arrivare alla Primavera Questo è sempre stato un mio credo, dobbiamo iniziare a costruire i gruppi da sotto per farli arrivare all'età della Primavera il più competitivi ed il più compatti possibile. La Primavera è importantissima ma dobbiamo iniziare a pensare che sono importanti anche le altre categorie. Coppitelli? Federico lo stimo, perchè a livello di percorso di crescita come allenatore ha fatto un grande percorso, a livello di Primavera ha sempre fatto benissimo, e quindi io non ho mai avuto nessun dubbio sul tenerlo con noi, l'unico dubbio che potevo avere è se lui volesse lavorare con me e rimanere al Torino. Abbiamo parlato per mezz'ora la prima volta, ma già dopo 5-6 minuti mi aveva già dato le sensazioni giuste e trasmesso la voglia di lavorare in un certo modo. In questo momento stiamo valutando i ragazzi che c'erano già e ci siamo dati due settimane di tempo per valutare il gruppo e capire come migliorare la squadra. Per il momento stanno lavorando benissimo, sono contento dello staff che si è creato attorno a Federico e quindi sono convinto che si potrà fare un ottimo lavoro. Primavera? Intanto vorrei ringraziare Biella che ci ha accolto, l'accoglienza che ci ha riservato è stata bellissima, le strutture sono di primo ordine. Sapere che il mister ed i ragazzi sono contenti per me è già un punto di partenza molto importante. Stanno lavorando bene, dobbiamo lavorare tanto, abbiamo una serie di amichevoli che ci porteranno al debutto in campionato che sembra lontano ma in realtà è molto vicino. Obiettivi? L'obiettivo primario è che vorrei che un domani ci si ricordasse del lavoro che è stato fatto non solo da me ma anche da tutti i miei collaboratori".

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