Sassuolo, Palmieri: "Questa Primavera mi diverte. E sull'U23..."
Le parole del responsabile del settore giovanile neroverde
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Cinque vittorie consecutive, un secondo posto - dietro all'Inter - e 25 punti conquistati in queste prime 12 giornate di Campionato. La Primavera del Sassuolo sta facendo vedere grandi qualità in questa stagione e, soprattutto, ha potuto lavorare sulla continuità confermando in panchina Bigica. DUE PAROLE SULLA COPPA ITALIA
Un lavoro che è partito da lontano e sempre svolto in maniera positiva da Francesco Palmieri, coordinatore e responsabile del settore giovanile neroverde. Proprio il direttore ha parlato della formazione U19 e del momento che sta vivendo ai microfoni di Canale Sassuolo, accennando anche alla possibilità di poter guardare anche al futuro con una possibile creazione della seconda squadra o U23. Imitare il percorso intrapreso da Juve e Atalanta potrebbe portare anche al Sassuolo effetti positivi importanti visto i tanti giovani usciti dal quartier generale neroverde e ora tra i professionisti: D'Andrea, Paz, Ghion, Artioli, Casolari, Pellegrini sono soltanto alcuni dei nomi che tra B e C si stanno disimpegnando in questa stagione.
Palmieri: “A vedere la Primavera mi diverto”
In primis il discorso del direttore Francesco Palmieri si è soffermato sul cammino stagionale della formazione U19: “La nostra Primavera è una buonissima squadra: siamo arrivati meritatamente tra le prime quattro giocando bene. Non mi sono mai divertito così tanto come nella scorsa stagione a vedere una Primavera sotto la mia gestione. Abbiamo confermato un allenatore molto bravo come Bigica: io gli do le squadre, ma è lui poi a farle crescere e a darle un’idea”.
Palmieri e la possibilità dell'U23
Francesco Palmieri ha parlato anche della possibilità di costruire la seconda squadra o l'U23, per ripercorrere quanto fatto da Juve e ora anche dall'Atalanta. Sotto questo punto di vista il direttore ha detto: “Lo spero. Così facendo, non disperderemmo il nostro tesoretto come abbiamo invece fatto negli anni: avremmo l’opportunità di monitorarli internamente e di renderli più pronti nel salto dalla Primavera alla prima squadra. Ci vuole ovviamente il coraggio. Questa opportunità è produttiva al massimo, se sfruttata bene”.