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L'allenatore della Primavera della Juventus Andrea Bonatti ha parlato in esclusiva ai microfoni di JuventusTV. Nella lunga intervista rilasciata, il tecnico bianconero ha toccato gli aspetti più vari: dal bilancio del girone d'andata alla crescita dell'intero gruppo, passando per la prossima gara di campionato contro il Milan. Di seguito le sue parole:

«Il bilancio del girone d'andata è positivo sotto tanti aspetti. Abbiamo espresso una buona qualità di gioco e diversi giocatori sono cresciuti. Tutta la rosa ha avuto possibilità di sviluppare esperienza con minutaggio equiparabile in tanti giocatori. C’è un po’ di rammarico per qualche punto perso per inesperienza o mancata precisione nella finalizzazione, ma sono tutti elementi che vanno considerati quando ti affacci a un progetto stimolante ma che ha interpreti così giovani. Rinvio della gara con l'Empoli? Ne abbiamo approfittato per continuare il nostro percorso di crescita. Abbiamo ottimizzato i principi di gioco su cui stiamo lavorando da inizio anno. I ragazzi hanno dimostrato una costante partecipazione in linea con la loro voglia di migliorarsi e crescere. L’interruzione di settimana scorsa può aver destabilizzato perché improvvisa e inaspettata ma ci siamo ripresi. Questo campionato con le interruzioni e il cambio di calendario ha vissuto una prima parte in cui certe squadre che hanno potuto lavorare dall’inizio hanno avuto dei vantaggi. Dopo la ripresa il calendario è stato serrato e i valori si sono mescolati con risultati strani e partite a tre giorni l’una dall’altra. Adesso dopo una ulteriore pausa penso possa partire un nuovo campionato. Il Milan è una squadra di buon valore, esperta, avversaria per i playoff: hanno cinque 2001 sempre in campo e giocano bene come dimostrato nell’andata. Quella è stata una partita di equilibrio in cui non abbiamo avuto la bravura ma anche un pizzico di fortuna nel sbloccare la gara e portarla a nostro vantaggio. Credo possa essere una partita simile visti anche i numeri della loro fase difensiva, soprattutto in casa dove concedono pochissimo. La speranza è di avere la giusta concentrazione per trovare un episodio a favore e incanalare il match nel verso giusto. L'inserimento in rosa di 2003 e 2004 è una scelta condivisa con la società che crede molto nel lavoro del settore giovanile. Sono ragazzi che hanno un ottimo valore. Qualcuno è più avanti e ha avuto la possibilità di mettersi in mostra già quest’anno. Hanno avuto un impatto positivo tutti e sei quelli che hanno trovato l’esordio in Primavera. Ma ci sono altri ragazzi che hanno i valori per essere protagonisti nel breve termine. Possiamo crescere tanto, ci sono valori innegabili che a volte vengono sminuiti da un punto di vista fisico per la giovane età. Noi dobbiamo cercare di valorizzare tutti per non avere rimpianti. I giocatori in quanto persone hanno tempi di maturazione diversi: alcuni vanno aspettati, alcuni vanno stimolati. Bisogna trovare il momento giusto per dare la possibilità di esprimersi: se giocano alla Juve è perché hanno delle qualità. Tutti devono avere la possibilità di mettersi in gioco. Personalmente sono tornato dopo qualche anno in una categoria stimolante e che conosco. Sicuramente è affascinante e coinvolgente perché conta il risultato ma conta anche garantire l’ultimo step di crescita ai ragazzi che fanno sacrifici stando lontani da casa. Il gruppo a livello tecnico è ben dotato. Dispiace allo stesso tempo perché a volte non riusciamo ad essere così concreti in fase di finalizzazione compromettendo alcuni risultati. Ho fatto esperienze diverse negli anni precedenti. Sono stato per diversi anni in ambienti di prime squadre, ma volevo rimettermi in gioco in un contesto organizzativo più complesso per comprenderne le dinamiche e migliorare nel mio percorso di allenatore. Sono sicuramente contento di essere qui».

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