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Il Campionato Primavera 1 sta regalando molte sorprese in questa stagione, e se da un lato il Frosinone di mister Gorgone gongola e guarda tutti dall’alto, dall’altro il fondo della classifica vede protagonista l’Inter. Solo tre punti nelle prime otto giornate di campionato, ottenuti senza ancora portare a casa nemmeno una vittoria. Crisi totale dunque per i ragazzi di Chivu, che dopo la vittoria dello scudetto lo scorso anno erano partiti con tutte altre intenzioni e aspettative, aspettative che però ad oggi non sono state soddisfatte.

LA SCORSA STAGIONE

La rosa messa a disposizione all’ex difensore dell’Inter presenta un livello molto alto, c’è però da dire che l’organico dello scorso anno è stato smantellato quasi per intero. Dal portiere Rovida, passando per i difensori Hoti, Moretti, Villa, Silvestro e Franco Carboni, i fari del centrocampo Casadei (venduto al Chelsea per una cifra vicina ai 20 milioni), Fabbian (che sta facendo le fortune della Reggina in Serie B), Nunziatini, Sangalli e Peschetola. In attacco invece hanno salutato Satriano, in Serie A con l’Empoli, Abiuso e Jurgens, ancora protagonista ancora nel campionato Primavera tra le fila del Torino. Al di là delle numerose partenze Chivu però si è ritrovato molti innesti dalla rosa Under 18 e quella Under 17, vera macinasassi dello scorso anno che si è arresa solo al Bologna nella finale scudetto.  

L’ORGANICO ATTUALE

In questa stagione la formazione nerazzurra è scesa spesso in campo con il classico albero di natale. In porta si sono suddivisi le partite Botis e Callegaris, la linea difensiva composta da quattro difensori vede a destra il capitano e l’esperto Zanotti, affiancato da Guercio e Fontanarosa, mentre a sinistra si sono spesso alternati Stabile e Perin. La linea mediana invece composta da Kamate, Martini e Andersen, con Di Maggio, Bonavita e Grygar pronti a rilevare i compagni. Davanti, a giro, si sono alternati Valentin Carboni, Owusu, Zuberek, Iliev, Curatolo e Esposito. Nelle ultime due sfide Chivu ha provato a cambiare il modulo schierando la difesa a tre e il centrocampo a cinque, senza ottenere, per il momento i risultati sperati. Dato curioso come nonostante l’Inter presenti tre giocatori offensivi abbia segnato solamente sette gol, meno di uno a partita in campionato.

I RISULTATI

La stagione è iniziata subito nel peggiore dei modi in casa del Bologna, con una sconfitta per due reti a uno, gol di Carboni V. Lontano dal “Konami Center” l’Inter non è riuscita a trovare nessun risultato utile, perdendo contro Torino, Lecce e Roma. Diverso il discorso casalingo, dove i nerazzurri sono riusciti a trovare tre pareggi con Cagliari, Verona e Atalanta oltre la recente sconfitta di misura contro il Sassuolo di Bigica. In Youth League i discorsi sono ancora aperti con due partite da giocare nonostante le due sconfitte sonore rimediate contro il Barcellona. Infatti è arrivata la vittoria con il Viktoria Plzen e il pareggio contro il Bayern Monaco, che a sua volta non è riuscito a trovare ancora una vittoria in stagionale in campo europeo.

MANCANZA DI CONCENTRAZIONE O DIFETTI TECNICI?

Andando a studiare e riguardare singolarmente i gol subiti dall’Inter si può notare agevolmente che la maggior parte di essi, se non tutti, arrivano da incursioni sull’esterno, e quindi palle alte, o errori dei singoli. Il 4-3-2-1 costruito da Chivu per la sua squadra è un progetto molto offensivo, con le due mezzali pronte ad inserirsi negli spazi con lo scivolamento sull’esterno dei due trequartisti. Allo stesso tempo, però, è un’arma a doppio taglio per la fase difensiva, in quanto permette agli avversari di creare superiorità numerica sulle fasce, dove oltre al terzino c’è mancanza di copertura. Come infatti citato sopra, le squadre che hanno affrontato i nerazzurri in stagione sono riuscite a far male dalle fasce, con cross su cui Guercio e Fontanarosa hanno potuto fare poco. Altro dettaglio la fase offensiva, dove l’Inter, nonostante tenga il pallino e costruisca molte opportunità, manca nell’ultimo passaggio per concludere l’azione. Chivu, dal canto suo, sta provando a dare una scossa ai suoi, infatti negli ultimi due match ha rivoluzionato il modulo passando ad in piu’ coperto 3-5-2, in modo da rinforzare la linea mediana e dare una mano in piu’ alle due fasce. Per il momento i risultati non lo assecondano, ma la prova in Youth League con il Barca e la sconfitta rimediata ieri contro il Sassuolo, grazie ad un ennesimo errore di valutazione della difesa, lasciano ben sperare l’allenatore rumeno, che sicuramente darà uno scossone importante alla classifica odierna che non rispecchia le aspettative di inizio stagione.

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