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Carta d’identità? 18 maggio 2004. Da poco maggiorenne e uno dei maggiori prospetti del calcio italiano giovanile. Il suo nome è Giulio Doratiotto, mediano della Juventus Under 19 di mister Andrea Bonatti, che ha deciso di aggregarlo nella formazione Primavera da sotto età nella stagione in corso, in quanto ha avuto modo di osservare le sue abilità già nella formazione Under 16 qualche anno fa. 

INFANZIA DIFFICILE

La carriera calcistica di Giulio inizia con la maglia della Julia Sagittaria, squadra del suo paese natio (Concordia). All’età di 8 anni è il Pordenone ad accorgersi di lui, che nota in Doratiotto qualità tecniche superiori ai ragazzini della sua stessa annata. Un evento particolare però sconvolge l’infanzia del centrocampista bianconero, pochi giorni dopo il suo passaggio in neroverde il padre viene a mancare. Da quell’esatto momento il classe 2004 ha in testa un solo obiettivo, sfondare nel mondo del calcio per non far mancare nulla alla sua famiglia. Allenamenti intensi e prestazioni sopra la media fanno si che il settore giovanile della Juventus annota il suo nome sul taccuino, e infatti a 14 anni vestirà proprio quei colori, il bianco e il nero.

IL PERCORSO SOTTO LA MOLE

Appena arrivato a Torino stringe subito un rapporto fraterno con Nicolussi Caviglia, centrocampista classe 2000 attualmente in forza alla Juventus Under 23, con convocazioni in prima squadra nel corso di quest’ultima stagione. Nella squadra Under 16 Giulio conosce Andrea Bonatti, tecnico dell’attuale Primavera bianconera. Anche a causa del covid i campionati giovanili giocano pochissimo e il centrocampista di Portogruaro alterna partite tra l’Under 16 appunto e Under 17. Nell’annata 20/21 invece gioca in pianta stabile con mister Pedone, siglando un gol nel delicato derby contro il Torino, vinto poi per 3-1. Nella stessa stagione comincia ad assaporare l’aria del campionato Primavera, ottenendo due convocazioni con i piu’ grandi senza però mai giocare. L’ultimo anno calcistico invece sembra essere il trampolino di lancio per la definitiva consacrazione; da sotto età ha fatto parte della rosa di mister Bonatti nell’ex campionato Dante Berretti, giocando scampoli di partita e mostrando le sue qualità anche nelle sfide piu’ delicate. La ciliegina sulla torta arriva con il gol all’esordio in Youth League, nella sfida contro il Malmoe vinta per 4 reti a 1.

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DA TREQUARTISTA A MEDIANO

Doratiotto ha iniziato la sua carriera come trequartista. Infatti la sua tecnica e il suo mancino educato lo hanno portato a siglare molti gol. Dall’approdo in bianconero però arriva la metamorfosi, Bonatti lo sposta davanti la difesa, e lui non delude le aspettative. Come già detto il suo piede forte è il mancino, ma riesce a abbinare giocate di qualità anche con il destro. Nel corso degli anni la sua visione di gioco gli ha permesso di prendersi le maglie da titolare in tutte le categorie Under della formazione juventina. Se il ruolo davanti la difesa spesso sembra essere quello di smistare la palla ed aiutare la squadra ad uscire dalla zona difensiva Giulio invece ama molto verticalizzare per spezzare le linee avversarie e creare così occasioni da gol. Cresciuto con i miti di Andrea Pirlo e Johan Cruijff molti lo paragonano a Frankie De Jong, centrocampista solido ma in grado di far prevalere la tecnica. Il futuro è nelle mani di Doratiotto, che ha le carte in regola per sfondare nel calcio che conta. Per il momento la Juventus si gode il suo diamante grezzo…

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