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Storie di Primavera

FOTO LEONARDO BARTOLINI
FOTO LEONARDO BARTOLINI

L'Empoli batte l'Udinese per 0-2 trovando la sua prima vittoria in trasferta con i gol di Jordan Boli e Gabriele Indragoli, entrambi segnati all'ultimo minuto regolamentare dei due tempi. i friulani non riescono ad approfittare dell'espulsione al minuto 64 di Jacopo Casadei (subentrato ad inizio ripresa per Kaczmarski), centrando solo un palo con Russo a tempo scaduto e a giochi ormai fatti. La squadra di Sturm resta a secco di gol e di punti, confermando i suoi difetti.

Cercasi la magia di un tempo

Con un Empoli a secco di vittorie da tre gare, l'Udinese si presentava al match con un'occasione tra le mani. Con Pafundi out, Sturm ha optato per la coppia d'attacco formata dal classe 2005 Vivaldo Semedo (convocato da Andrea Sottil per gli ultimi due impegni di Serie A della prima squadra) e Campanile. Altra esclusione per Basha, mentre entra per la prima volta nell'11 titolare il classe 2007 David Pejicic, mezzala di centrocampo assieme ad Alberto Centis. Il primo tempo discreto dei bianconeri viene sfregiato dal missile imprendibile di Jordan Boli al 44', che si insacca dentro la porta di un Di Bartolo che aveva salvato i suoi in due occasioni. Ma la carta “imprevisti” pescata nella seconda frazione strizza l'occhio ad Abdalla (quasi perfetto in marcatura a uomo su Herculano) e compagni: doppio giallo per Jacopo Casadei ed Empoli in 10. Ma la fredda cronaca del match, chiuso all'89' con la rete di Indragoli in mischia da corner, non racconta i difetti dell'Udinese, che resta una squadra sterile e ancora sotto il livello del Primavera 1. Manca la veemenza e la forza caratteriale nell'azzannare la gara che aveva contraddistinto i friulani nelle ultime gare del girone di ritorno dello scorso Primavera 2a, in un filotto che ha consegnato, un po' a sorpresa, la promozione ai ragazzi di Sturm. Il deficit qualitativo con le contendenti della salvezza resta evidente, ma la sensazione è quella di assistere ad un gruppo che nei dettagli lascia per strada gol e punti. Le trame ci sono, l'organizzazione non manca, l'anima e la cattiveria in parte sì. Da qui nascono episodi come i gol subiti contro Empoli e Frosinone nel finale, le conclusioni sbilenche nei pressi dell'area o qualche errore banale in fase di costruzione. Così, però decisamente non va: friulani ancora ultimi, un punto collezionato nelle prime cinque nell'unica gara in cui i bianconeri hanno gonfiato la rete, il 2-2 interno contro i ciociari.

Dentro e fuori dalla gara

Torna a sorridere, invece, la formazione di Buscè, che si riprende con le unghie e con i denti ciò che le era stato tolto nei secondi finali del match contro il Cagliari. Così come Yanken aveva punito i toscani in mischia, Indragoli ha messo il lucchetto al match all'89'. L'altro gol è arrivato da Jordan Boli, che si candida come uno dei contendenti per il gol della stagione: soluzione improvvisa e destro micidiale che fredda il portiere di casa, l'ago della bilancia del match si sposta dalla parte degli ospiti grazie al gol del vantaggio in un momento in cui l'Udinese non poteva più reagire. A dare una chance agli avversari, però, ci ha pensato Jacopo Casadei con un doppio fallo da giallo sullo stesso avversario, Alberto Centis: ma il rosso al centrocampista ex-Bologna è stato solo il culmine di un momento negativo in avvio di ripresa degli azzurri, assenti ingiustificati dal match per una ventina di minuti. Un calo di questo tipo ha portato alla goleada subita dalla Juventus, mentre l'Udinese non ha lo speso specifico delle altre big e ha perdonato, ma il carattere di Ignacchiti e compagnia emerge solo a tratti. Mancano i gol degli attaccanti, ma Buscè ha già trovato la formazione tipo e continua a puntare su Seck, Herculano e Fini davanti. Senza Dragoner dal primo minuto, è arrivata una buona risposta da parte di Marinucci, che se l'è dovuta vedere con un Campanile volitivo. Ora ci si aspetta continuità mentale e di risultati dai toscani, che con la vittoria di oggi raggiungono quota 7 punti in graduatoria.

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