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Lecce - MARTINA CUTRONA
Lecce - MARTINA CUTRONA

Il panorama del “Viola Park” dà il via al sabato di Primavera 1 per la quattordicesima giornata. In campo due squadre che solo pochi mesi fa si giocavano la finale scudetto, ma che oggi vivono un momento particolare della stagione: Fiorentina-Lecce è un crocevia importante per entrambe le squadre, al momento coinvolte nel discorso retrocessione. Rispettivamente terzultimi e penultimi in classifica, salentini e toscani sono separati da un solo punto, a vantaggio degli ospiti: si tratta dunque della prima vera occasione di sorpasso per i ragazzi di Galloppa, che nell'undici rinuncia ad Amatucci aggregato alla prima squadra. La medicina anti-Fiorentina presentata da Coppitelli è un 4-3-3 ibrido, che si affida ai tempi di inserimento di McJannet e al killer instinct di Burnete. Il primo tempo è all'insegna della fisicità e dell'intensità: la parte centrale del campo è trafficata come il grande raccordo anulare nell'ora di punta, sugli esterni si fa fatica a trovare spunti. Nella ripresa, in particolare tra il 70' e il 75' arrivano le due sliding door: McJannet infila l'1-0, poi Elia regala un goffo ed involontario assist ad Agrimi, che al secondo tentativo piega le resistenze di Tognetti e raddoppia. Il finale è una pura formalità, i ragazzi di Coppitelli comandano le operazioni con freddezza e non rischiano nulla. Tre punti che hanno un peso specifico inimmaginabile per i salentini, ora la zona tranquilla è più vicina. Di seguito le pagelle del Lecce.

Difensori: Pascalau e Pacia chiudono la cerniera

Borbei 6: impegnato soltanto dalla distanza, si distende bene sugli assoli di Vitolo e Padilla. Partita di controllo e nervi saldi.

Minerva 6: guadagna convinzione con il passare dei minuti. Partita più di sostanza che di precisione, ma pur sempre preziosa.

Pascalau 6,5: comandante del reparto, si mette nel taschino destro Caprini e in quello sinistro Padilla.

Pacia 6,5: ermetico nelle chiusure per vie centrali, decisivo anche nelle letture e negli uno contro uno.

Addo 6: timido e compassato contro Vigiani, fa la muta quando entra Spaggiari crescendo nel finale.

Centrocampisti: McJannet ancora un fattore, Vulturar continuo

McJannet 7,5: quando la partita sembra prendere il binario dell'equilibrio, ci pensa sempre lui a sparigliare le carte. Gol di istinto e intelligenza, che indirizza la partita e spezza il ritmo alla viola. 

Vulturar 6,5: partita regolare, che non scende mai sotto il livello d'allerta ma regala anche pochi acuti di talento. 

Samek 6: impegnato maggiormente in copertura, partecipa con minore continuità alla fase offensiva avendo un occasione solo nel recupero del secondo tempo.

Vulturar Lecce Primavera
Vulturar - Lecce Primavera - ANDREA STELLA

Attaccanti: Corfitzen e Agrimi si scatenano nella ripresa

Corfitzen 7: venti minuti finali da onnipotenza calcistica. Sale in cattedra dal sessantesimo e dieci minuti più tardi crea i presupposti per il vantaggio di McJannet. Poco prima di lasciare il campo, rischia la conclusione andando a centimetri da un supergol. Dall'83' Munoz S.V.

Burnete 6,5: lavora per la squadra, con intelligenza e una sapiente protezione del pallone. Prestazione di una generosità senza eguali.

Agrimi 7: dopo un primo tempo di sacrificio, sfrutta una delle sbavature difensive per mettere il lucchetto alla partita.

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