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I freddi numeri

Macina chilometri sulla fascia, non importa quale, Guillaume Philippe Renault. Di origini francesi, ma italianissimo nato a Desio, gioca da fuori quota per la Primavera dell'Atalanta di Massimo Brambilla. La stagione del gemello di Cristophe dell'Olbia parla di 35 presenze condite da 8 gol e 9 assist, in linea con gli esempi degli esterni a tutta fascia gasperiniani della Dea. Lo stesso Giampiero Gasperini lo ha portato in panchina per la gara di Serie A contro lo Spezia, dopo averlo chiamato per la prima volta in Coppa Italia contro la Fiorentina

Il pendolino di Desio

Lasciata la fredda cronaca è giusto dedicarsi all'analisi del prospetto. Si tratta di uno dei giocatori più sottovalutati di tutto il Primavera 1, titolare nella scorsa stagione da vice-campione d'Italia e colonna della Primavera anche in questa annata con possibilità di protagonismo ai play-off dopo la finale di Coppa Italia persa contro la Fiorentina all'ultimo minuto in finale. Non si prende mai i titoloni Guillaume Renault, eppure è un titolare fisso da due anni, è uno dei pochi prospetti classe 2002 che l'Atalanta ha deciso di tenere con sé per essere un primo violino dell'U19 con costante oscillazione tra prima squadra e settore giovanile. Di piede destro, ma spesso impiegato sulla fascia mancina, viene descritto da tutti come un esempio di professionista serio nonostante la giovane età nell'ambiente orobico. Capitano, leader e giocatore che strizza l'occhio proprio a Giampiero Gasperini per caratteristiche: concentrato in entrambe le fasi, aggressivo, ma estremamente leale, conta solo due ammonizioni in stagione. Ma per Brambilla non è un classico giocatore da sistema, bensì, un elemento su cui contare per scardinare le difese avversarie dagli esterni. Poche indicazioni ai compagni, solo quelle utili, con la propensione al sacrificio per il collettivo.

Non solo calcio

Di lui e del gemello Cristophe, in prestito dall'Olbia proprio dopo aver fatto le trafila dell'Atalanta, ha parlato ai microfoni della Gazzetta Dello Sport il padre Philippe, descrivendoli così: "Guillaume è più spigliato caratterialmente e dotato calcisticamente, mentre Christophe è introverso ma molto tenace", specificando come entrambi abbiano praticato Judo, Rugby e Tennis fino all'età di 12 anni. Completi nello sport e nella vita, ora Guillaume Renault, che sa parlare fluentemente tre lingue e ha giocato con la nazionale italiana U16, si gode il finale di stagione sognando un futuro al Gewiss Stadium con la maglia dell'Atalanta.

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