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Nato a Napoli il 24 febbraio del 2005, Gianluca Vigliotti, il numero 9 della Primavera azzurra sta trovando la sua consacrazione in questa seconda parte di campionato. Con il gol di sabato scorso contro il Pescara, è già arrivato a 10 centri stagionali (9 in Primavera 2 ed uno nei quarti di coppa Italia a Roma contro la Lazio, squadra di categoria superiore) e la stagione è tutt’altro che finita.

Esultanza Napoli Primavera
L'esultanza della Primavera del Napoli

La storia di Gianluca Vigliotti: attaccante del Napoli Primavera

Amante del calcio già da piccolissimo, a soli 4 anni è entrato a far parte di una scuola calcio del Vomero, quartiere in cui è cresciuto, il VIP Club di mister Abbondanza. Da subito, è apparso evidente che le doti di Gianluca fossero superiori a quelle della maggior parte dei bambini, al punto tale da indurre la scuola calcio a portarlo rapidamente a giocare con ragazzi più grandi di lui. Crescendo Gianluca ha segnato tantissimi gol, arrivando a far parte del settore giovanile del Napoli con il gruppo 2005 nel settembre del 2016 e facendo alla grande quello che ha sempre fatto: ovvero segnare tantissimi gol, ben 25 nel primo anno. La scalata è proseguita, passando per le categorie superiori, prima l’U17, poi l’U18 giocata lo scorso anno con 5 reti e un assist come bottino personale. 

Vigliotti, stagione e numeri con il Napoli

Quest’estate, nonostante la retrocessione in Primavera 2 dei partenopei, la società ha deciso di affidargli la maglia numero 9, che nella prima parte di stagione si è diviso con il suo compagno di reparto Rossi, giocando con grandissima continuità in Youth League dove si è messo in mostra contro grandi squadre come Braga, Union Berlino e Real Madrid.  A mercato concluso, con la partenza di Rossi, Gianluca è rimasto l’unico vero attaccante della formazione giovanile azzurra. Da lì, con una certa continuità, ha iniziato a timbrare il cartellino con assoluta regolarità, arrivando a raggiungere la doppia cifra in pochissimo tempo con 7 gol nelle ultime 10 partite giocate.

Non si sa se la squadra degli azzurrini riuscirà a risalire di categoria, anche perché la distanza dal Cesena è davvero proibitiva, ma con i playoff non è ancora detta l’ultima parola. Quel che è certo è che il ragazzo del Vomero non ha alcuna intenzione di fermarsi nel fare quel che sa fare davvero bene, ossia segnare. E chissà che, in queste ultime settimane, non possa arrivare qualche chiamata dalla prima squadra, andrebbe a valorizzare e a premiare tutto l’ottimo lavoro che il centravanti partenopeo sta facendo in Primavera.

Articolo di Marco Mavuotolo

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