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Storie di Primavera

A CAGLIARI SUCCEDE TUTTO NEL PRIMO TEMPO

Non sono mancate le emozioni nel match andato in scena questa mattina ad Asseminello, centro sportivo dei rossoblù. Ad aprire il match ci ha pensato subito l'esterno classe 2005 Michele Deriu, con un incornata di testa su un corner messo in mezzo magistralmente da Carboni, autore di una buona prestazione. Dopo i primi 5 minuti di difficoltà sono, però, i viola ad iniziare a comandare la partita con le cavalcate di Favasulli e di Di Stefano e le incursioni di Kayode e Denes, un po' più in ombra dei compagni. Al 23' è proprio l'uomo più pericoloso tra i ragazzi di Aquilani, Distefano, a trovare la via del gol con un tiro a mirare il secondo palo che non lascia scampo a Lolic, complice anche la sfortunata deviazione di Palomba. Anche negli ultimi 25 minuti di primo tempo il copione non cambia, con la Fiorentina che continua a spingere e il Cagliari che ogni tanto prova a rendersi pericoloso in contropiede. Il secondo tempo, invece, è giocato a ritmi più bassi e nessuna delle due squadre riesce ad imporsi.

I SARDI DI CUORE PORTANO A CASA UN PUNTO

Dopo il pareggio in casa dei campioni in carica dell'Inter, il Cagliari riesce a ripetersi contro una Fiorentina che ha iniziato il campionato con due vittorie e che ha sicuramente dimostrato una maggior qualità soprattutto nei suoi interpreti offensivi.

Ai rossoblù, dopo il gol in avvio di gara, è stata richiesta una prestazione di grande sacrificio e loro non si sono di certo tirati indietro, respingendo i tentativi di contrattacco degli avversari e facendosi trovare pronti per le ripartenza offensive. L'allenatore Michele Filippi, chiamato a sostituire Agostini dopo una splendida stagione, si è affidato soprattutto al suo capitano Palomba per blindare la difesa davanti al portiere Lolic, sempre attento ad eccezione di un grosso rischio preso sulla pressione dei gigliati. A centrocampo è come sempre Carboni a comandare il gioco ed è proprio lui che al terzo minuto di gioco confeziona l'assist da corner per Deriu. Ai suoi fianchi Kourfalidis e Cavuoti sono chiamati maggiormente al lavoro sporco e meno al lavoro di impostazione. Spesso, infatti, i sardi hanno preferito lanciare lungo in cerca della punta, complice anche la pressione avversaria. Davanti l'uomo più pericoloso è stato sicuramente Masala, che ha provato più volte a penetrare nella linea difensiva avversaria, conquistando un paio di buone punizioni dal limite. Dalla parte opposta, Deriu è stato forse meno costante nella spinta offensiva ma, alla fine, è colui che ha aperto le danze e permesso ai cagliaritani di muovere la classifica.

LA FIORENTINA RESTA IMBATTUTA

Nell'analisi della prestazione degli uomini di Aquilani partiamo proprio da questo dato: i viola alla terza giornata sono ancora imbattuti e in testa alla classifica, in attesa delle prossime partite di giornata. Fondamentale per il tecnico romano è la compattezza difensiva, non a caso in queste tre giornate è stato subito solo un gol, grazie al lavoro dei due centrali Biagetti e Krastev e dei due terzini, entrambi anche molto offensivi. Nella partita odierna proprio quest'ultimi sono stati una costante spina nel fianco degli avversari, con Favasulli che andava spesso in sovrapposizione e scambiava con Distefano e con Kayode che ha dimostrato una forma fisica eccezionale, come dimostrato al  55', quando si è fatto tutto il campo per poi calciare verso la porta, tuttavia, senza trovarla. Unica sbavatura difensiva, il gol preso su calcio piazzato poiché Deriu è stato lasciato completamente libero di colpire a rete.

A dirigere le danze, come sempre, Amatucci, spesso schierato titolare l'anno scorso e diventato una garanzia per questa stagione. Per quanto riguarda i suoi compagni di reparto vale lo stesso detto precedentemente sui sardi, ovvero che sono stati costretti più a legnare che a comandare il gioco, che si svolgeva principalmente sulle fasce. In avanti Denes ha provato qualche guizzo senza però mai andare vicino al gol, al fianco di capitan Toci, obbligato a fare a sportellate con i difensori e a giocare di sponda. Il vero protagonista delle avanzate gigliate è stato sicuramente Distefano, che spesso riceveva palla sulla sinistra per poi rientrare sul destro, la giocata tentata più spesso, oppure provare a penetrare in area cercando Toci. Proprio il numero 11 italiano segna il gol del definitivo pareggio, che permette alla squadra di Aquilani di portarsi a 7 punti e di proseguire la corsa ai play-off, sfiorati scorso anno per soli 2 punti.

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