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Storie di Primavera

L'ormai ex tecnico del Cosenza Primavera, Emanuele Ferraro, dopo alcuni giorni dall'esonero, ha rotto il silenzio sui social. Il tecnico siciliano - dopo un esonero alquanto strano -  ha deciso di pubblicare una lunga lettera sul proprio profilo facebook. Questo il suo commento dove ringrazia il suo staff senza però citare il patron Guarascio:

"Ho fatto passare un po' di giorni per abituarmi un po',sicuramente non potevo concludere il mio percorso lavorativo senza ringraziare coloro che mi hanno dato una grande opportunità. Abbiamo trascorso 2 anni intensi, 2 anni veramente importanti, dove ricorderò soprattutto i miei ragazzi che sono e saranno sempre il mio orgoglio più grande, ricorderò indubbiamente la nostra crescita in campo è sul campo, ricorderò i nostri traguardi con tanti obbiettivi raggiunti, i nostri sorrisi ad ogni partenza, le nostre vittorie più grandi, ricorderò anche i nostri pianti e le nostre sconfitte, perché per diventare qualcuno nella vita, dobbiamo soprattutto combattere, perché l'arte di vincere la si impara nelle sconfitte.

Grazie ragazzi per tutto quello che abbiamo raggiunto, grazie alla società, il direttore Mezzina,che mi ha introdotto in questa notevole realtà, un ringraziamento speciale va a tutto il MIO STAFF di lavoro (Angotti Danilo, Spingola Francesco, Salerno Gianfranco, Ruffolo Giuseppe, Antonello Altamura) al medico sociale dott Turano, dott Martire ,al team manager Carmine Porco, al massaggiatore Massimo, al nostro magazziniere Alessandro, una famiglia che va oltre ogni campo di calcio" persone vere", un abbraccio a tutti gli staff del settore giovanile,grazie per l'accoglienza a Sergio d'Acri, al direttore Massimiliano e lo staff dell'hotel President Rende.

E' stato tutto chimerico e straordinario, infatti se dovessi ritornare indietro ripercorrerei tutto allo stesso identico modo, l'unica amarezza, l'unico rammarico che mi porterò dentro, sarà di non aver sentito le vere motivazione per un esonero che fa tanto male. Un professionista ha il diritto di sentire e di sapere.

Ho sempre accettato tutto nella mia vita, con la massima consapevolezza, tranquillità e trasparenza,perché quando custodisci e difendi il tuo lavoro sempre a testa alta, comportandoti con la massima professionalità e lealtà, non hai niente da temere.

Tutti possiamo fare delle scelte giuste o sbagliate che siano nessuno sta qui a giudicare e sentenziare, ma sempre con il rispetto per l'uomo ed il professionista. Non ho niente da aggiungere . Concludo dicendo che tutti amiamo molto parlare di niente. Infatti è l'unico argomento di cui sappiamo tutto. Immaginare il nulla é altrettanto difficile che concepire il tutto.

Emanuele Ferraro."

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